ANNALI
prospettico frescante pittore, nonché paesista, figo-rista, incisore ; d'Innocenzo Tacconi 9 nipóte di Lodovico e compagno d'Annibale in Roma ; di Pietro Bonconti morto in Roma, dove pingeva con Annibale; di Pietro Pancotto, il veloce frescante che lavorò la loggia esterna della Chiesina dell'Orazione di costa a san Colombano ; e di Lattanzio Mai-nardi Mangini, che operò in Roma a san Giovanni Laterano ed a santa Maria Maggiore; diremo più diffusa parola di Lucio Massari, che se non avesse troppo amato la caccia e la campagna sarebbe stato frai primi allievi del gran maestro Lodovico. Egli nacque nel 1569: studiati i rudimenti dell' arte, andò a Roma a vedere la Galleria Farnese, e le altre maraviglie pittoriche della città de'Pontefici. Fu a Mantova coli' Albani : ritornò a Bologna, e lavorò a fresco nel gran Chiostro in san Michele in Bosco, e nella Libreria in san Martino. Ad olio lavorò po'Celestini la tela'* elei Noli me tangere , e in san Benedette una Vergine adorata da parecchi santi Monaci, che forse è la più soave e purgata delle sue opere. Molte altre tele da altare condusse per Bologna, per Castel san Pietro, per Forlì, per Modena* Reggio, Mantova, Loreto, Roma, Ferrara, Imola, Genova e Malta: e cose profane graziose, e pitture severe put anche. Ma le fatiche della càccia, in un uoUio di 64 anni, lo ridussero in fine a tale, che consunto da dissenteria morì il 4 di Ottobre del 1633 , e fu sepolto in san Benedetto Sua parrocchia , abitando esso nell' Orto de' Poeti, dove con reti, e ragne ed archibusi perseguitava i pennuti. Suoi allievi , ma di lieve conto, furono Antonio Randa, Fra Bonaventura Bisi ed nn Fertarì.
Pier Faccini, fu il più bizzarro de'lodevoli pittori bolognesi. Costui nacque nel i56a: fece da prima lo speziale, e capitando un giorno alla scuola dei Carracci, verso il 1592, e veduti alcuni scolari che lo ritrassero in caricatura, diè di piglio ad un carbone e fece altrettanto di loro. Annibale vide