Stai consultando: 'Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796 Tomo Ottavo', Salvatore Muzzi

   

Pagina (281/856)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (281/856)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Ottavo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1846, pagine 848

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Progetto OCR]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   BOLOGNESI a5i
   Convento suddetto, coli' Orto contiguo passarono al Collegio de'Nobili di ssn Francesco Saverio, allora governato dai Gesuiti. Soppressi questi nel 1774» dorarono i beni stessi in proprietà del medesimo Collegio, ma governato dai Padri Barnabiti. Sullo scorcio del passato secolo, per vicende troppo note, il Collegio passò frai beni demaniali, d'onde a privato possessore; e il luogo de'Crociferi fu venduto dsl Demanio a particolare proprietario; ed ò stato poi sempre in possessione di privati.
   Senatore, Generale di eserciti e letterato celebra-tissimo fu nel secolo diciassettesimo il Marchese Cornelio Malvasia. Nato dal Marchese Senator Ercole, e da Lucresia Atti Cesis de'Marchesi d'Ariano da Todi, si diede a tutti gli studii de'migliori pstrisi, e riuscì portentoso. Fu Mecenate de'gTandi ingegni, come a dire il Cevoli, l'Amalteo, il Grimaldi , il Montanari e Gian Domenico Cassini, eh'egli stesso fece venire a Bologna alla Cattedra di Astronomia. Egli pure era scrittor poeta, Astronomo, Matematico, Torneadore. A a5 anni, preso stato con Ortensia Ercolani, fu creato Senatore asl i6a8 ; e dopo due anni ( nel funesto i63o ) osando Gonfaloniere di Giustizia, eresse il Lazzeretto fnori di porta san Donato, e colla vigilanza, col-l'antiveggenza, colle spese che sostenne, si rese bsnetaerito della patria. Più maturo di anni entrò aslle milizie dell'Imperatore, e segnalossi a Lipsia e ad Erlinga. Urbano Vili, chiamollo al governo delle Galere pontificie, con grado ed autorità di Tenente .Generale ; e nelle guerre che afflissero lo Stato Ecclesiastico lo fece suo primo Consigliere. Nella impresa di Castro lo destinò Generale della Cavalleria. Passò poi al servigio del Duca Francesco di Modena, che conferigli alti gradi nella mi-liiia,e gli diede il feudo di Bismantova con titolo di Marchese. All' assedio di Cremona, fece stupire i Francesi per la sua intrepidezza : all' assedio di Pavia, coprendo la ritirata del suo Signore, cadde prigione di guerra. Al Finale era stato Governatore :
   Digitized-b' r