BOLOGNESI a33
£ sopra l'epigrafe vi ha questo verso staccaso :
QVAE 1AORAT ET OOEPV« MORTI CONTERMINA. VIRTV8
Nello stesso Chiostro fecero dipingere i Carmelitani un fregio di Figure e d'Architettura, con dentro un'epigrafe scritta a pennello, in lode del Fornasari, e due motti onorari, che riferiscono alle me virtù intellettuali.— E nelle pubbliche Scuole ?i ebbero due medaglie simboliche in elogio di lui e del fratello Giambattista , delle quali il nostro Abate diede la spiegazione, ascondendosi sotto il nome di Virbio Neutro.
E se fra tanti Teologi, Legali, Matematici e Medici, non tenessimo una parola di Carlo Fracassati Fisico ed Anatomico, a giusta ragione verremmo detti negligenti. Questi, col Malpighi, il Boselli, il Bellini, il Redi, il Papa , lo Stenone . 1' Alberini, il Bonfiglioli, ed alcuni altri italiani mara-vigliosi del secolo decimosettimo, contribuì moltissimo a rendere illustre 1* Italia in fatto di cose anatomiche e filosofiche e mediche. Fu salutato Dottore in Medicina l'anno i656; indi a non molto insegnò Teorica Medica, poi quasi tosto Chirurgia. Poi nel j663, chiamato a Pisa, insegnò colà con molto plauso quelle Teoriche della Medicina che prima ebbe insegnate in Bologna. Fu in Pisa che contrasse, amicizia collo Stenone , il Borelli ed il Bellini, la cui dimestichezza fu di reciproco giovamento a que' grandi uomini. Stette poi dal 68 al 70 alla cattedra di Chirurgia ed Anatomia in patria. Quindi passò a Messina, dove sparse molta ed onorata fama di sé nei soli due anni che vi lesse e professò Medicina, essendo colà mancato di vita nel 1672. Il chiaro suo nome, la fiorita scuola, la profondità delle dottrine, la schiettezza nell'insegnamento, l'ingenuità ed onoratezza nel comunicare i suoi trovati (desiderio vano il più delle volte ai tempi nostri) valsero a farne dolorosissima la morte; sicché in Bologna, appena si seppe