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   ed ottenne subito una* lettura di Logica, poi di Filosofia, con moltissimo applauso. Entrò pià volte degli Anziani, e morì il 14 di Novembre 1646. Lasciò figliuoli ; uno de*quali distinto per molta pietà. Nelle Scuole gli fu posta questa memoria :
   D. O. M.
   JOANNIS OH FANTVTIIS SITE. MA VIS DE ELEPHANTVTIIS PATRICK) BON.
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   PHIL. EX 0RD1N. ptiOFIT. ET DOCT. COL. TOT AVIS ATAV1SQ. CLARO QVA TOGATI® QVA PALVDAT1S PBISCIS PKOCEB. SVOB. OBNAM. COWSP1CVO •VIS AVCTO. VIRO
   DB SE DEQ. BEMP. L1TTERAK. OPT. MERITO VIRTVS
   NON MVTVATA LYCE RENIDEH!
   HOC IMMORTALE MEMOR .MONVM.
   VTR1VSQ. Vfi IVERS. ARTI STAR.NOIE
   HOC AETRRNVM OBSERVANT. PICNVS P. O.
   ANNO A XPO NAT. MCCXXXVI. KAL. MABTIJ CVRAKT1BVS P&RILL..D. D.
   JOAN. BAPT. LEONARDO DVRANTINO PBIORg HJEBONYMO BENEONO CREMONENSI PRESIDE ET A8SVMPTO.
   /
   E qui non si tacia di Giacopo Federici. Dottore in ambe le leggi / eruditissimo nel Gius Canonico, si rendette Cappuccino, e chiamossi Frate Sigismondo da Bologna. Divenne zelante predicatore ed autore di belle opere, una delle quali sulla potestà degli Ufficiali regolari, pubblicò in Roma ed in.Milano nel i6a6 e 28. Nella città ,de' Pontefici visse .dall'anno 16S0 al i63a; Indi passò a vari»-città dell'Italia predicando; e quindi poi a Trieste, dove, a capo d' una vita lodevolissicna per umiltà e per altre virtù religiose, uscì del mondo nel i65a.
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