BOLOGNESI »ot
nel 1619, era Decano di tatti i Dottori della città.' Nel Chiostro de' Frati dì san Francesco gli venne posta quest' Iscrizione :
D. 0. M.
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Un altro studioso bolognese era Celso Faleoni^ Canonico Regolare Latetanense rii san Giovanni in Monte. Stette alcun tempo alla Canonica di Mon-teveglio, sul principio del secolo XVII. Diventò quindi Lettore di Filosofia e di Teologia nella sua religione. Fu Priore della Canonica di Spoleto, predicatore di stile enfatico ed iperbolico ; e per diciannove anni stette paroco da ultimo in Monteve-glio , di dove si recò a Bologna per male di pietra, della quale mori 1'3 di Novembre 1666,.in età di 78 anni, spesi laboriosamente e con vita edificantissima. 11 suo libro di Memoria Storiche della Chiesa Bolognese, si estende da san Zama fino all'Arcivescovo Nicolò Lodovisi, ed è scritto in quello stile gonfio e metaforico, il quale fu proprio del seicento , e che trascorse in proverbio. E nel medesimo stile dettò un'Orazione Panegirica in lode di Maria Vergine e l'intitolò Iride Sacra quando nel 16&1 la diede alle stampe. Così scrisse pure la Vita ed i gloriosi success; di sant'Ubaldo Cànonico Regolare Lateranense e Véscovo di Gubbio; e inoltre un libro che intitolò Teatro delle Glorie e Purgatòrio dei viventi, del Gran Patriarca san Patrizio. Le ptime di-queste opefd ebbero una sola edi7 srione , è 1* ultima n' ebbe sino a tre.
• Filosofo e Medico-era Giovanni Fantuzzi di Scipione. Fu salutato Dottore il 20 Dicembre 1608,