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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Ottavo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1846, pagine 848

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a cura di Federico Adamoli

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   BOLOGNESI a33
   Bibbia Arabica, stampata in Roma in tre tomi in foglio l'anno 1671; e morì dopo questo tempo, pieno di fatiche, di anni e di meriti.
   Altro dotto bolognese fu Ercole Bottrigari. Nato di antica e nobile famiglia, fu cavaliere della Milizia aurata del Sommo Pontefice. Venne al mondo nel i53i, e fu battezzato il d'Agosto. Giovane di ottima indole e di grandissimo ingegoo, applicò a moltissime scienze suocessivamente, dopo gli stu-dii delle lingue, latina, greca ed ebraica. Seppe di architettura e di prospettiva, e le imparò alla scuola di Jacopo Ranuccio o Ranuzzi: applicò alla Musica sotto la disciplina di Bartolommeo Spontone, insigne maestro, amico suo e commensale per tutta la vita. Imparò poi le Matematiche da Nicolò Simo t Dottor Filosofo e Professore d'Astronomia nel pubblico Studio di Bologna. All'età di undici anni, fu uno dei paggi che fecero incontro al celebre Cardinale Gaspare Contarini, nuovo Legato a Latore, ohe nel giorno 7 Marzo 154» fece il solenne ingresso nella Cattedrale di san Pietro, dove fra gli altri che promulgò cavalieri, fu pure il nostro Bottrigari. Marito di Lucrezia de' nobili Usberti, padre di Giambattista, andò a Ferrara nel 1567 e vi stette almeno fino al 1578, carissimo a que'Duchi ed a tutta la nobiltà degli Estensi. Ritornò poi in patria ; e vi fece raccolta così ricca ed eletta di libri eoientifici e di strumenti matematici, che, secondo il Mazzuchelli, Ridolfo II. Imperatore ne restò invaghito , e ne volle amico il professore , cui invidiava sì stupendo Museo. I principali dotti del tempo suo furono amici del Bottrigari : frai quali bastano per sua gloria, Torquato Tasso, Ericio Pu-teano, Ciro Spontoni , Cesare Odoni e Girolamo Zoppio. Visse lungamente il Bottrigari: ed essendo andato a villeggiare nel suo palazzo a sant' Alberto , nell'anno i6ia, ivi morì nell'età di anni 81, 1' ultimo dì del Settembre. Non fece testamento, avendo un figliuolo amatissimo. Fu portato cadan vere in Bologna, ed ebbe sepoltura in san Francesco