Stai consultando: 'Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796 Tomo Ottavo', Salvatore Muzzi

   

Pagina (191/856)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (191/856)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Ottavo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1846, pagine 848

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Progetto OCR]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   BOLOGNESI 189
   lode nel 1604 dal medesimo Pontefice. Dopo cinqae anni da quel tempo venne eletto Vescovo di Bise-glia in terra di Bari, e consacrato nel 1610. Nunzio a Colonia, perorò la causa di que* cristiani, perseguitati dagli accatolici ; vi fondò seminari e colle-
   f i ; si mostrò degno seguace de' Borromei. Fino al-'anno ióao ebbe ancora incombenze politiche, oltre le molte ecclesiastiche. Morto Paolo V. fu Collettore in Portogallo ; e sostenne appresso tanti incarichi, e così gravi, che rinunziò per essi al vescovato di Biseglia. Venne poi alla sua Bologna suffraganeo dell'Arcivescovo: vi si trovò nel funesto anno del i63o; e si mostrò buon Pastore ed ottimo Cittadino. Morto quindi l'Arcivescovo Lodovisi nel i63a, il nostro Albergati passò a Roma, dove godette per due anni un onorato riposo ; finché nel i634> avendo 67 anni, 3 mesi e 18 giorni, fu seppellito in Santa Maria della Scala, avanti l'aitar maggiore ; e gli fu incisa sul sepolcro la seguente iscrizione :
   D. O. M.
   8EPVLCRVM ANTONI! ALBERGATI BONONIENSIS EPISCOPI VICILURVM V. P.
   VIXIT ANNOS LXVII. MENSES TRES OIES XVIII. OB1IT DIE XIII. MENSIS JANVARII ANNO MDCXXXIUl.
   Tanto di quest' utile personaggio, per sopperire a quel poco che ne dicemmo, toccando de' bolognesi innalzati alla dignità vescovile.
   Un altro insigne degli Albergati fu Antonio Ju-niore.— Presa laurea nell' una legge e nell' altra l'anno i634> succedette al fratello Francesco Maria nel Canonicato della Metropolitana di Bologna, e passò quindi all' Arcipretura di detta Chiesa ; nel qual tempo fece del proprio la ricca vasca di marmo ornata di bronzo, che Serve all'uso del battistero. Trasferitosi poi a Roma, fu fattto Auditore di Rota, e ne divenne Decano; e in tale ufficio morì