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alla funzione. Però vi si troverebbe l'Uditor di Camera per 1* Eminentissimo Legato ; per l'Eminentissimo Arcivescovo Monsignor Provicario Generale Dolfi; per sua Altezza un suo gentiluomo, che tutti privatamente si sarebbero portati al Convento, e sa-' riano intervenuti alla funzione. Bisolsero perciò gli Assunti suddetti di recarsi privatamente anch' essi in nnmero di sei, serviti dal Segretario Maggiore e dai Cancellieri : e così fecero, conducendosi a san Domenico dopo 1' Ave Maria in carrozza.
All'arrivare colà s'udì bisbiglio pel Convento che potesse esservi qualche disparere fra que'Religiosi, sorpresi, dissero, di un'istanza e di un ordine a loro improvviso, e della fretta nell'eseguirlo, parata lonystrana; allegando voler premettere orazioni e digiuni preparntorii a tale funzione. — Non parve agli Assunti di doversi mischiare in tali frangenti: laonde lasciarono che Monsignor Provicario e l'Uditore di Sua Eminenza accordassero i Frati, come seguì; andando tosto concordemente al Santuario delle Reliquie, di dove levatosi il tabernacolo del sacro Capo, e rotti alcuni sigilli che vi erano, ed in particolare quello dell'Illustrissimo Senato; apertolo , come per Rogiti fatti dai Notari , Francesco Maria Fabbri d'ordine dell'Eminentissimo Legato, Dottor Giuseppe Lodi per ordine dell' Eminentissimo Arcivescovo, e Cancellile Mastri per l'Eccelso Senato; fu levata la sacra testa, e trattene uno dei sette denti che si trovavano nella mandibola superiore di essa, fu questo riposto in una teca a piede d'oro, fra due cristalli, provveduta dal Cardinale Principe, e consegnata al Pro-Vicario suddetto, ed al predetto Priore,che immediatamente la portarono a Sua Altezza Serenissima.
Finita la funzione medesima di levare la Santa Reliquia, fu ritornata la sacra testa nel tabernacolo, e questo di .nuovo fu serrato come prima ; e vi si aggiunsero i sigilli di cera di Spagna dell'Eminen-tissimo Legato, dell'Arcivescovo, delle Signorie Loro e del Convento di san Domenico ; indi fu tornato