BOLÒGNESI
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da Guido Beni; poi, finito il complimento, l'accompagnò sin fuori la detta porta della campanella ; ed i Segretari e 1' altro corteggio fino all' arco della loggia.
Intanto che il Cardinale de'Medici trattenevasi a Bologna, il Cardinale Arcivescovo nostro Giacomo Boncompagni, dovendo partire per Modeua come Legato Apostolico della Santità di Papa Innocenzo alla Maestà della Regina de'Romani, che colà soggiornava, mandò (16 Gennaio) il Canonico Floriano Malvezzi a fare aperto all' Illustrissimo signor Gonfaloniere la predetta destinazione, attestandole il rammarico di Sua Eminenza, che per obbedire al Sovrano, aveva dovuto partirsi la mattina stessa con molta sollecitudine. Allora il Reggimento accolse 1' ambasciata e le scuse, e stabilì di riverire l'Eminentissimo Arcivescovo dopo il suo ritorno dalle cerimonie di Nunzio in Modena. E diffatto essendo ritornato il giorno diciassette la sera, furono mandati a riverirlo la mattina appresso (18Gennaio) gli Assunti dei Magistrati ; e per tal modo fu soddisfatto al loro desiderio di mostrarsi osservatori delle cerimonie.
Proseguendo il Serenissimo Principe Cardinale de* Medici il suo soggiorno in questa città, mandò la sera del 19 Gennaio il Cavaliere Montauti dall'Illustrissimo sig. Gonfaloniere a richiedere l'Illustrissimo Reggimento di permissione di poter ottenere una piccola parte di reliquia della santa testa di san Domenico, per regalarne al suo ritorno in Firenze il Serenissimo Granduca. A questa istanza, che fu dal Cardinale portata con le forme più rispettose , risposto venne dal Gonfaloniere di Giustizia, che avendo convocato il Reggimento per comunicargli tale richiesta, fu decretato che essendo la reliqua di molta preziosità, non si potrebbe darne la minima parte senza un ordine espresso di Nostro Signore. E la mattina del giorno ventesimo dell'anno fu convocato il Senato per sentirne il voto circa quest'alare: e fu decretato che gli Assunti de'Magistrati