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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Ottavo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1846, pagine 848

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a cura di Federico Adamoli

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   BOLOGNESI 185
   «eco, licenziando la Guardia Svizzera e gli Ufficiali di questa. Ritornato il corteggio alla fine a riverire il signor Gonfaloniere, fu da questo licenziato, e n' andò con Dio. Dopo i quali complimenti d' etichetta, mandò il Gonfaloniere il segretario Conte Domenico Gualandi a compire l'ultimo tratto di cerimonia, ringraziando 1' Eccellenza Sua in nome di tutto il Reggimento dell' onore compartito della sua visita. E qui di nuovo inchini e frasi cortigianesche; e umiliazioni, e proteste, e saluti, e parole vane senza fine.
   ANNO DI CRISTO 160»*
   Il Priore dell'Arciconfraternita della Morte, Conte Pirro Albergati Capacelli, presiedendo al viaggio in Bologna della Beata Vergine di san Luca, ne concedette la visita alle tre Chiese di Monache, di Gesù, e Maria alla porta di Galliera, di santa Cristina della Fondazza e del Corpus Domini; sicché l'Immagine della protettrice portentosa venne conceduta ai quartieri, di Porta Piera, Porta Ravegnana e Porta Procula, non toccando quello di Porta Stiera, dove sarebbe esposta in adorazione nell* anno venturo.
   Intanto in questo, di che parliamo, venne assunto alla dignità di Cardinale il nostro Arcivescovo Giacomo Boncompagni, figlio di Ugo Duca di Sora e Senatore di Bologna, e di Donna Maria Ruffo, figlia del Duca di Bagnano, nobile bolognese. Giacomo nacque in Sora, feudo della sua casa, il 19 Maggio ^653. Fu nipote ex fratte del Cardinale Girolamo suo antecessore nell' arcivescovato di Bologna. Fino dall' infanzia fu ascritto dei Cavalieri di Malta ; ma perchè tendeva alla vita ecclesiastica, recatosi a Roma, vestì 1' abito prelatizio sotto Innocenzo XI. da cui fu fatto Governatore di Urbino. Succeduto nella Santa Sede Alessandro Vili., ebbe il governo di Fermo, la quale