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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Ottavo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1846, pagine 848

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a cura di Federico Adamoli

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   BOLOGNESI
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   piene di nobiltà, la quale era stata invitata all'incontro delia Principessa dal solito suono delle trombette di cavalleria, che scorrendo per la città, chiamavano a raccolta le genti.
   Eutrò pertanto la Principessa Zeno-Ottobnoni per la Porta delie Lame , e fn salutata dallo sparo di dodici cannoni, posti sulle mura della città con alquanto mortari ; e venne accompagnata sino a Palazzo dai tamburini della milizia, dove nello scendere di carrozza fu ricevuta dal signor Cardinal Legato, e accompagnata con assai corteggio alle sne stanze nell' appartamento chiamato de' Principi. — Colla Principessa era Denna Zeno sua madre, il fratello della sposa, il Marchese Machiavelli colla moglie e l'Abate Savati cavalier ferrarese, con seguito di altre venti persone. Fu dessa riverita in nome pubblico dai Senatori Grassi , Bar bazza, Spada e Pie-tramellara, assistita sempre dalla madre, perchè non ancora unita allo sposo D. Livio.—Questi però si lasciò vedere a Palazzo la sera: chè essendo giunto in Bologna da Roma il giorno avanti, con D. Taddeo sno fratello , si era trattenuto incognito. Ma appena si fu presentato sotto suo nome , volle il Legato Pamfili che fosse servito pur esso in Palazzo. Lo stesso giorno l'Eminentissimo Legato pregò tre Dame di Bologna (congiunte però tutte a lui con alcun vincolo di parentela) a voler corteggiare la Principessa Zeno-Ottoboni ; e furono esse : la Contessa Vittoria Carpegna Albergati, la Marchesa Giulia Albergati Magnani, e la Marchesa Massimi Orsi, le quali restarono alcuna volta a pranzo in Palazzo.
   Giunta la sera, fnrono entrambi que' Principi trattenuti con festa di ballo dal Marchese Azzolini, dove intervenne ancora il Cardinale da Este, ohe si fa recato incognito a Bologna, e che venne alloggiato in san Michele in Bosco da que* ricchi Monaci ospitali. Ciò stesso feoe D. Livio Odescalchi , il quale ritornando da Milano, era giunto il sabato antecedente ed aveva preso alloggiamento al Monastero di san Biagio.
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