Stai consultando: 'Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796 Tomo Ottavo', Salvatore Muzzi

   

Pagina (89/856)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (89/856)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Ottavo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1846, pagine 848

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Progetto OCR]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   BOLOGNESI jocf
   tempre l'Eminentissimo Arcivescovo in ginocchio tntto il tempo del Sermone con edificazione del popolo.
   Restò frattanto pubblicato il Giubileo, per conseguire il quale fu ordinata una processione cospicua, la quale segui con ammirabile concorso di nobiltà e di popolo, il dì a5 Agosto. Dopo, avendo r Eminentissimo Arcivescovo celebrata la messa in san Pietro coli' intervento del Eminentissimo signor Cardinale Legato, Monsignor Vicelegato, ed Illustrissimi signori Gonfaloniere,Anziani,Magistrati, ed altri del Reggimento, precedendo il Clero secolare e regolare, partì da san Pietro, ed andò a san Petronio , e di lì ai Mendicanti, dove dall'Eminentissimo Legato fu celebrata la messa , e dopo un Sermone tenuto da un Padre Cappuccino, fu colla benedizione di Sua Eminenza compita tale funzione, durante la quale vennero tutte le botteghe affatto serrate.
   Ordinò poi il signor Cardinale Arcivescovo, che a mezz' ora di notte si dessero alcuni tocchi alle campane di tutte le parrocchie ed altre Chiese della città, concedendo Indulgenza a chiunque avesse a tal segno recitato cinque Pater e cinque Ave Maria.
   Si cominciò poi nella Chiesa Metropolitana, per ordine del medesimo signor Cardinale e a sue spese, la divozione di fare esporre dalle sa ore sino al tramontar del sole con quantità di lumi all' altare maggiore il Santissimo, ed ogni sera erano invitati i Padri d'una Religione per turno, che andavano processionalmente cantando le Litanie, ed assistevano in Chiesa in ginocchio avanti il Santissimo fuori del Presbiterio in un luogo appartato per tutto il tempo del Sermone, che si faceva ordinariamente da uno di loro; e dopo cantavano il Salmo Miserere e Deprofundis. Si dava ogni giorno dall' Eminentissimo la Benedizione del Santissimo, dopo avere assistito in ginocchioni a tutta la funzione, alla quale anche intervennero molte volte l'Eminentissimo Legato, l'Illustrissimo Gonfaloniere
   .