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ANNALI
al servigio dell'Illustrissimo Reggimento. Giunti a San Pietro, si furono genuflessi innanzi l'altare del Santissimo Sacramento y mentre sonavansi alternativamente i flauti e l'organo: indi, recatosi la comitiva all'aitar maggiore, si fermarono genuflessi sai cuscini, mentre dai musici, accompagnati coli*organo, si cantava un mottetto. E levatosi poi in piedi il signor Gonfaloniere, gli fu dalla levatrice presentato il bambino, col quale sna Eccellenza Illustrissima salì all'altare maggiore, dove al neonato fu dato il santo battesimo e imposto nome di Scipione, dal nobile Canonico Malvezzi, ch'era in piviale, assistendolo il maestro delle cerimonie.
Dopo la funzione il Gonfaloniere, coli'intero corteggio , uscì di Chiesa , seguito dalla nobiltà, che lo lasciò allo sgabello della carrozza, dov'egli montò cogli Anziani, facendo ritorno per tal modo al palazzo di governo. — Tanto abbiamo narrato a'nostri benevoli, acciocché si formino idea del modo solenne di battesimo a'signori de'tempi andati, e del dove, e del come, e da chi, e con quale assistenza si facesse una tale cerimonia.
Non ancora il Legato Bonoccorsi era ritornato a Bologna dopo eletto il nuovo Pontefice ; e venne soltanto in quest'anno ( ao Febbraio ) quattro ore prima di sera, per continuare nel suo ufficio e lasciar la vita in questa città che reggeva. Non volle incontro né di cavalleggieri, né di nobili, né di signori in dignità. Venne quetamente, e fu riverito nello stesso giorno ( alquanto prima dell' Ave Maria) dal signor Gonfaloniere, che andò a Ini in zimarra, ooi mazzieri in livrea rossa, seguito dal segretario maggiore e da alouni di cancelleria. L' Emine» t issi ni o Legato lo acoolse in zimarra pur esso ; ed essendosi manifestati reciprocamente i sentimenti di gratulazione e di stima^ il Gonfaloniere di Giustizia prese congedo dal Legato, e ritornò alle sue stanze.
In primavera (a Aprile) passò per Bologna l'Emi-nentissimo Dolfìn * che da Roma facea ritorno alla sua Chiesa. Venne incontrato dall' Ef&ineatissimo