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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Ottavo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1846, pagine 848

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a cura di Federico Adamoli

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   ANNALI
   £ perchè venne ricevuto con distinte onorificenze per parte del Reggimento di Bologna; così non tor-nerà discaro ohe di siffatto accoglimento rechiamo, particolari notizie, le quali serviranno a dare idea delle antiche cerimonie del Senato nostro verso i. Legati novelli che venivano tutori della città ia que' tempi di quiete singolarissima.
   Il nuovo Legato verrebbe nel mese d'Ottobre : intanto nell'Agosto furono eletti, in un Consiglio del Reggimento, ad incontrarlo come ambasciatori e servirlo nell'ingresso alla Legazione, i Senatori Francesco Giovanni Sampieri e Conte Giuseppe Michele Malvasia. La distribuzione delle spese a farsi con decorosa economia, fu affidata ai signori Assunti di Camera; laonde ai signori Ambasciatori restò libera l'applicazione dell'animo alle altre parti concernenti il decoro e 1' indennità delle prerogative pubbliche in tale incontro ; salvo che convennero coi medesimi Assunti di Camera di unire le loro premure a provvedere in molta copia le argenterie e le altre suppellettili occorrenti.
   Intanto, avuto avviso essere partita Sua Eminenza da Roma, con pensiero di fermarsi alcuni giorni a Macerata, sua patria d' origine ; e qualche giorno dopo, saputosi da lettere pervenute a Monsignor Vicelegato, che l'Eminentissimo Bonaccorsi sarebbe alla Legazione il giorno 20 incirca d'Ottobre (senza però averne sicurezza, e senza scala di viaggio ) i signori Ambasciatori deputati, non approvando una simile incertezza , risolsero di far capo con lettera loro al signor Cavaliere Tigrini Maestro di Cameni di Sua Eminenza, sì per avere la notizia del viaggio colla certezza del giorno dell' arrivo , come ancora per fare aperto a Sua Eminenza il vivissimo desiderio loro di servirla, nella circostanza che soprastava.
   Spedirono a tale effetto il cavallaro Ughi in tutta diligenza il venerdì sera (i3 Ottobre) il quale incontrò l'Eminenza Sua a Senigallia la domenica verso sera; e seguendola sino a Fano, presentò la lettera de'bolognesi al signor Cavaliere Tigrini, e