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ANNALI
ed ai quali le istil 'i pontificie ai con-
Sermuzii, uno de'Maestri delle Cerimonie, e No tizia to Balducci, uno dei Computisti della Camera Apostolica, eletto con Chirografo speciale dalla Santità Sua, acciocché colla sua intelligenza e per la sua integrità regolasse le spese degli alloggi e dei trattamenti, e tutto procedesse con ordine, puntualità e splendidezza. Stavano con esso lui i Provveditori de'quartieri, i Cameristi, il Floriese o adornato re delle stanze, che di luogo in luogo trasferiva due superbi uniformi letti, il baldacchino col seggio» 1& tavola pei conviti, i corredi preziosi per la credenza.
Venivan da ultimo in sì numeroso cortèo non pochi parafrenieri assistenti alla carrozza magnifioa , i portatori della splendida lettiga, e dei ricchissimi carri coperti, ohe incontro alla Regina e per uso di lei dal prenomato Pontefice furon già mandati a Ferrara. Quivi l'aspettava inoltre D. Innocenzo Conti de'Duchi di Poli, Principe Romano, Maestro di campo, Generale delle soldatesche dello Stato Pontificio , che insieme al celebre Marchese Carlo Teodoli, capitano d'uno sceltissimo drappello di cavalleria, per tutto il viaggio da Ferrara a Roma 1' accompagnerebbero. t— Questi tutti ( senza toccare di molti e molti di minor conto, il cui nome non fu tramandato dai cronisti ) formavano il corteggio dell' inclita Donna Svedese, e tutti con lei ebber riposo alla Villa Tanari in san Benedetto, ed alle case delle ville circostanti.
La mattina seguente ( venerdì 26 Novembre ) fu ripreso da Sua Maestà il viaggio verso Bologna, d' ond' era uscito di buon' ora il Cardinal Legato Loinellini accompagnato da tre corpi di cavalleria, e con un seguito di più di quaranta carrozze a sei cavalli, dov'era il fiore della nobiltà bolognese, con paggi, donzelli e famigliari a sontuose livree in bella gara vestiti. Dei tre drappelli, il primo «ra di milizie nostre, il secondo di cavalleggieri ,
segnarono. Dietro
veniva D. Fulvio