Stai consultando: 'Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796 Tomo Settimo', Salvatore Muzzi

   

Pagina (463/524)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (463/524)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Settimo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1844, pagine 522

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Progetto OCR]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   BOLOGNESI
   463
   di milizie per onorare dappertutto il passaggio dell'inclita donna. Sopra il Reno, di qua dal Poggio» era stato fatto un bel ponte di barche; e non appena vide Monsignor Reverendissimo accostarsi al ponte sua Maestà, smontato da cavallo, siccome fecero gli altri dell'onorevole seguito di lui, con atti di riverenza in nome dell' Eminentissimo Cardinale Girolamo Lomellini, Legato nostro, a norma delle prescrizioni di etichetta complimentava quella Regina ; e lasciatale a scorta di onore la distinta compagnia del Conte Orsi, e di tutti i suoi Cavalieri, alla città di Bologna sollecitamente fece ritorno.
   Riposatasi alquanto l'Eroina, e rimessa poi in viaggio, pervenne, quasi a sera, alla Villa di san Benedetto non lungi da san Pietro in Casale, ed alloggiò , a spese della Camera, nell' ampio palazzo di villeggiatura del Marchese Senatore Gian Nioolò Tanari, il quale teneva allora 1' eccelsa carica di Gonfaloniere di Giustizia; personaggio molto qualificato, sia per nobiltà di nascita che pe'suoi meriti particolari. 1 famigliari e i titolati della corte di lei furono accolti ivi presso nei palazzi rurali de' patrizi bolognesi, con ogni comodità e con trattamento sontuoso: imperciocché di magnifiche ville nel piano le principali famiglie nostre a que' giorni si piacevano ; onde nei dintorni di san Benedetto, di san Pietro in Casale, di Gherghenzano, di Rubi zzano, di Cinquanta, gli edifizi nobili di villa dappertutto abbondavano, non ispogliati di mobili, come spesso adoprasi oggidì, ma bene arredati e stabilmente , così pe' signori del luogo, come pegli amici, e per gl'insigni personaggi ivi per caso transitanti.
   Il corteggio della Maestà di Cristina componeva» di circa dugento persone tra gentiluomini e famigliari ; frai quali gentiluomini andavano distinti: il Padre Guennes Domenicano, illustre persona di Castiglia, confessore e cappellano segreto della Regina; il Signore di Lilliecron gentiluomo di Camera; Alpen Gren altro gentiluomo, e grande Scalco;
   v^ooQle