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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Settimo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1844, pagine 522

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a cura di Federico Adamoli

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   BOLOGNESI
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   mancano i mezzi alla seconda: ora si toglie altrove la povertà, che fra di noi si moltiplica.
   „ L'Arte della Canapa manteneva assai più di dodici mila persone, come attesta la Bolla di Papa Sisto V. del a4 di Marzo i586, in confermazione della mente provvida di Paolo III. che visitava la seconda volta Bologna nel i543, e che proibiva il mandar fuori di questo Stato di Bologna canape grezze, non lavorate, non ammannite, volendo che prima si graffiassero, e, per mantenimento de'poveri, fossero prima lavorate in Garzuoli ed acconciate conforme il costume della nostra città : e tale Bolla fu impetrata da questo Illustrissimo Reggimento per conservazione di un'antichissima arte tanto stimata per la speziale dote, che hanno i terreni del Bolognese di produrre grande copia di perfettissima Canapa per fare ottimi ed esperimentati lavori più * che con quelle di qualunque altro paese. I suoi operai sono gli Scavezzato», i Graffiato», i Pettinatori, i Cordai , le Filatrici, le Tessitrici, e tutti quelli che lavorano, funi, accie , spaghi, fili da muro , ferzi ni, oigne di più fatta, oltre grandissima quantità di tele che pel contado si fabbricavano, ed oltre lo smaltimento grande che vi era di esse robe negli Stati de' signori Veneziani ed in altri paesi. Se ne mandavano ancora per tutta Lombardia e Toscana, alle fiere marittime ed interne dell'Italia, ai Porti di Mare dell'intera Penisola, di dove passavano gli Oceani fruttando bene a que'mercanti che di siffatto commeccio si occupavano, i quali nell'anno facevano spedizione di centinaia di balle per ciascheduno.
   „ Ma perchè nello Stato Veneto erano e sono ancora di presente mandate assaissimo canape grezze bolognesi; per ciò i Signori Veneziani colla loro solita prudenza e per maggior oomodo dei loro popoli del i636 proibirono l'ingresso ed il transito nei loro dominii alli Garzuoli ed alle Canape lavorate; laonde molti meroanti cominciarono a provvedersi nei detti dominii ed in altri luoghi, dove mediante le nostre canape grezze è stato introdotto il lavorare