Stai consultando: 'Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796 Tomo Settimo', Salvatore Muzzi

   

Pagina (419/524)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (419/524)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Settimo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1844, pagine 522

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Progetto OCR]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   BOLOGNESI 158
   Michelangelo formerà sempre il triumvirato più stupendo, che le scienze, le lettere e le arti d'Italia possano vantare, ed al quale nessun popolo del mondo potrà giammai proporre fra'suoi chi degnamente valga a sostenerne il confronto. Ma per tornare a Galileo, era questo il tempo in cui egli aveva annunciata la verità del sistema di Copernico, spiegando con esso il movimento ed i fieno* meni dell' Universo ; il ohe non si può spiegarti nè con quello di Tolomeo, nè cogli altri degli antichi. Aveva dunque Galileo annunziato il movimento della Terra attorno del Sole, centro del si* stema nostro mondiale; e perchè l'annunzio sta in contraddizione colle antiche esposizioni de'libri ancora più riveriti, veniva il grand'uomo taooiato ed accusato d'eretico innanzi ai tribunali ecclesiastici, e tornava al certo difficilissimo il purgarsi di tale accusa davanti' a Giudici ohe non potevano anòo#a prestar fede all'asserzione di lui; asserzione di apparenza strana, asserzione nuova e difficile per quei tempi; asserzione infine che doveva indurre a gin*» dizi sinistri verso di lui, senza che allora si potesse prestar fede alle sue nuove ed inusate dottrine , al suo batter? del piede in terra, e sciamare che si moveva. Egli stesso in quella famosa lettera al Padre Renieri, dove tratta delle proprie persecuzioni, non fa le meraviglie se non è creduto e se viene condannato; e loda la moderazione di Urbano Villi Pontefice, che compatisce alla sua inquietezza «d alle sue espressioni d'iracondia, senza aggravargli i mali della vita, e. contrastare alla ipotesi da lui sostenuta, mostrandosi in ciò ben degno imitatore di Papa Paolo V.
   In quest' anno fu architettata da Francesco Mar? tini la Chiesa dei santi Giuseppe ed Ignazio alla porta di Castiglione.