Stai consultando: 'Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796 Tomo Settimo', Salvatore Muzzi

   

Pagina (414/524)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (414/524)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Settimo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1844, pagine 522

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Progetto OCR]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   44* ANNALI
   Lodovisi ordinò che si facessero solenni esequie generali per li morti di mal contagioso. Le quali esequie furono celebrate nella Chiesa Metropolitana , con gran frequenza di popolo, e con molta espansione di gratitudine.
   Nel Gennaio di quest' anno il Papa soppresse le Gesuitesse, ed in Giugno conferì il titolo di Emi-nentissimi ai Cardinali, ai tre elettori ecclesiastici, al Gran Maestro dei Cavalieri di Malta, vietando di assumerlo ad ogn' altra qualsiasi persona.
   ANNO DI CRISTO 103l«
   Venne alla Legazione nostra l'Eminentissimo Cardinale Antonio Santacroce romano. Fu desso Arcivescovo di Seleucia, Nunzio Apostolico al Re di Polonia: del 1629 (19 Novembre) fu fatto Cardinal Prete del titolo dei santi Nereo ed Achilleo, ed in quest'anno i63i divenne Arcivescovo di Chieri; poi tosto Legato di Bologna. Ebbe Vicelegato per due anni Lanfranco Furietti napoletano, cbe venne poi richiamato a Roma.—Nel tempo della Legazione del Santacroce Bologna visse quieta e tranquillissima ; né accadde fatto o civile od ecclesiastico, il quale venisse notato nei libri dei cronisti. Per la qual cosa, senza curarci altro di quest'anno vuoto di notizie, passeremo ad un altro, onde non possiamo recare che un avvenimento spirituale di cordoglio, al quale la provvidenza paterna del Pontefice trovò rimedio efficacissimo.
   ANNO DI CRISTO IG32.
   Sin quasi al chiudersi dell' anno la città nostra fujquieta e senza sospetti di sciagura: quando in brev'ora l'ottimo nostro Arcivescovo e concittadino