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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Settimo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1844, pagine 522

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a cura di Federico Adamoli

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   ANNALI
   ANNO DI CRISTO «Oli*
   I Padri Barnabiti avevano compiuto 1'edifizio della Chiesa di san Paolo, meno la Cappella maggiore, cui la famiglia nobilissima degli Spada prese a costruire in quest'anno, adducendola poi a termine verso la metà del secolo, giovandosi dell'opera di Alessandro Algardi scultore bolognese famosissimo. Egli immaginò la grande mole di marmo che torreggia sopra l'altare massimo, e la fece lavorare da scultori d'architettura e d'ornato, i migliori di quel tempo ; intagliando egli stesso le figure con quel-l'insigne magistero che fu proprio di lui. Così la medesima famiglia Spada fece erigere la facciata di tale Chiesa di san Paolo, costruendola tutta di macigno , ed ornandola di fregi e di statue, quali di rozzo materiale, quali di marmo finissimo.
   E verso quest'anno lo stesso archi tetto di san Paolo, il Padre Gian Ambrogio Magenta, diede il disegno del tempio magnifico del Santissimo Salvatore, uno de'più vasti e meglio compiuti di Bologna, che costò ai Canonici Renani ottantacinque mila scudi, e che fruttò all'architetto il plauso e la stima dell' intera città.
   Ed incomincia in quest' anno la Legazione dell' Eminentissimo Barberini. Maffeo Barberini fiorentino, Chierico di Camera e Nunzio Apostolico presso di Enrico IV. Re di Francia, del 1604 fu fatto Arcivescovo di Nazaret. Nel 1608 passò al Vescovato di Spoleto, e del 1609 da Papa Paolo V. fu Cardinal Prete col titolo di san Pietro in Montono o Monte Aureo. Spedito poi alla legazione di Bologna , ebbe per Vicelegato Lorenzo Magalotti da Firenze. Questo Legato Barberini non andò molto che fu fatto Pontefice, assumendo il nome di Urbano Vili. ; e divenne famoso nella storia della Chiesa e delle scienze, essendo stato protettore dell' immenso Galileo.