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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Settimo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1844, pagine 522

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a cura di Federico Adamoli

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   BOLOGNESI
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   a differenza de'lombardi, ne'qnuli lo spirito municipale (avessero pur anche la ragione) si mostrò severamente passionato. Però ne sia lecito il consi-
   ti ca era sì 1 4 quella dei tempi no-
   stri , vi aveano molto più eruditi in proporzione ohe oggi, a tenerne discorso fondamentalmente; quando invece in questo secolo fecondissimo di begl'ingegni pratici, in cui col Rossini è sorta la nuova scuola italiana, si hanno in musica, fuor de'pratici, parecchi scolastici alquanto loschi dell' intelletto , e pochissimi dotti, che in fatto d' erudizione abbiao diritto a sì bel nome. Ma ritornando allo Spatario, diremo che nella Biblioteca Vaticana si conservano alcune lettere di lui a D.Giovanni dal Lago, colle rispettive risposte ; e finiremo col riferire che il citato D.Pietro Aron nel 7 Ottobre 1539 scriveva da Bergamo ad un amico di Bologna, chiedendogli se fosse vera l'infausta novella che Giovanni quasi da un mese avesse dato le spalle alla bassa terra del caduco pellegrinaggio; la quale lettera, conservata già dallo spettabile Padre Maestro Martini non ha risposta ; laonde la morte dello Spatario in quel torno di tempo è piuttosto un supposito che una certezza. Ma questo influisce poco sulla vita di Giovanni, che abbiamo esposta per lo meglio, e che chiude le notizie biografiche del secolo decimosesto, già troppo diffuse, sino a metter noia nei benevoli e cortesi leggitori. Il perchè senz'altro aggiugnere, entriamo con alacrità a porre la falce nella messe storica felsinea del secolo diciassettesimo.
   Monsignore Orazio Spinola Vicelegato pontificio, fu fatto dal Papa Arcivescovo di Genova sua patria ; e il primo d'Aprile di quest'anno dall'Arcivescovo Paleotti, colle solite cerimonie fu consacrato ; ma
   derare, che '
   i quali la musica pra-
   ANNO DI GIUSTO 1601»