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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Settimo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1844, pagine 522

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a cura di Federico Adamoli

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   condusse a termine, per essere morto il nostro Betti nel 1571, prima di finirla. Così a lui si attribuiscono molti vivaci affreschi nella Casa già Bolognetti, ora Sa vini, presso il Foro de'Mercanti, dove rappresentò diversi fatti di Mitologia, e le glorie di Cammillo.
   Lorenzo Sabattini fu un altro insigne dipintore bolognese. Nato in Bologna nel iS3o e morto in Roma nel 1677, nc* breve corso di cinque lustri d' esercizio operò tanto, e sì bene, da levarsi in fama, e lasciar gran nome di sé stesso. Ricevuti dal Tibaldi i principi del disegno, e studiato avendo le opere di lui, e forse quelle del grazioso Parme-gianino, si recò a Roma all'esordio del pontificato di Gregorio XIII., che non volle mai esser ritratto in dipinto che dal vecchio Passarotti, e dal giovine Lorenzo; tant'era la stima in cui teneva quest'ultimo. Colà, pittore del Papa, operò molto in ogni guisa di dipinto, tanto in parete che in vòlta: e così sentiva il colorito, che il Primaticcio l'avrebbe voluto a Parigi con sè ; ma la papale munificenza, e la molta famiglia di Lorenzino, furono a questo d'im-
   r>dimento; onde in sua vece, prima il Salviati poi
   Abati vi si recarono. Il Vasari giovossi del Sabattini a dipingere presso la sala dei dugento a Firenze : ed Agostino Carracci così lo stimava, che la Itella tavola di lui nella Cappella dell' Arcangelo Michele in san Giacomo Maggiore di Bologna, volle eternare coll'intaglio in rame, e proporre a modello di eleganza e di sapere pegli studiosi del disegno e del pennelleggiare. Scolaro, ma non copista del Tibaldi, perchè sentiva coli'anima propria, e cogli occhi proprii vedeva, pervenne a costituirsi in tale altezza di merito e di nome, che nè tempo nè vicende artistiche ebbero possanza di levargli e nemmeno diminuirgli.
   Eccoci all'amico e coevo del Sabattini, ad Ora-zio Samacchini, altro discepolo del Tibaldi, e tanto simile al Sabattini in ogni qualità del dipingere, che molte volte l'uno fu scambiato per l'altro.— Orazio nacque nel i53a, e giovinetto ancora diede