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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Settimo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1844, pagine 522

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a cura di Federico Adamoli

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   BOLOGNESI
   3i7
   oatisa e di siffatta sentenza, io sarei quasi inclinato a reputarlo favolosa tradizione per dare fama al Raimondi. Chè, nè il Durerò avrebbe avuto a lagnarsi d'un impossibile contraffazione, perchè la concavità segnata in carta dal legno è nulla a paragone di quella del rame, nè alcuno, o ben pochi, sarebbero stati tratti in inganno da simile imitazione, cui basta l'occhio il meno educato per disoernérla. Il perchè reputiamo che v'abbia almeno dell'esagerato in questo racconto, se il veneto tribunale non seppe dare condanna. — Certo è però che qualche tempo dopo si condusse a Roma il Raimondi ed intagliò in rame, da grande artista, un disegno di Raffaello, il cai soggetto era Lucrezia romana suicida. E fu per modo preso e soddisfatto di questo lavoro 1' Urbinate, che somministrò molti altri disegni per inoisioni al Raimondi, il quale, al dir del Vasari, fece stupire Roma co'suoi bellissimi intagli. Reca poi meraviglia com' abbia potuto Marcantonio eseguire sì gran numero di lavori, de'quali trovasi la descrizione nelle notizie storiche degl'intagliatori del Gandellini; onde ben si conosce qual fosse la franchezza nel disegno, e nel maneggio del bulino del celebre artista.
   Finché visse Raffaello, incise pressoché sempre il Raimondi sui disegni di lui ; e solamente dopo la morte dell' Urbinate, Giulio Romano a lui si rivolse e gli fece intagliare gran numero di suoi disegni. Allora fu, che sedotto forse il nostro artista dallo stesso Giulio, si lasciò persuadere ad intagliare in venti fogli attitudini non dicevoli di donne con uomini, sotto ognuna delle quali fece Pietro Aretino un infernale sonetto. Fu quest' opera da Papa Clemente VII. molto biasimata, e vennero severamente proibite quelle stampe. Marcantonio andò punito co'ceppi, e sarebbe accaduto di peggio, se il Cardinale Ippolito de' Medici e lo scultore Baccio Bandinelli , che stava a' servigi del Papa, non ne avessero ottenuto salvezza. — Uscito di carcere il Raimondi terminò il beli' intaglio del martirio di
   
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