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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Settimo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1844, pagine 522

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a cura di Federico Adamoli

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   ANNALI
   di Marco Raibolini, gran patriarca dei puristi. —-Ma ritorniamo a Marcantonio. Valente nel disegno, pratico del niello e dell'incisione, venne desiderio al giovine Raimondi (nato nel 1470) di andar intorno fra gli artisti a veder cose nuove, ed a conoscere lo stile d'altrui. Partitosi perciò dalla sua patria Bologna con assentimento del Francia, si condusse a Venezia, e quivi doveva egli sviluppare l'ingegno, che Dio aveagli donato per divenire un celeberrimo intagliatore. Ed ecco come accadde che egli si applicasse intieramente all'arte dell'incisione. Passeggiava il nostro Marcantonio nella piazza di san Marco, quando gli venne fatto di vedere molte stampe tratte da intagli in legno ed in rame di Alberto Duro o Durerò tedesco, e ne fu colpito e stupefatto in maniera che nell' acquisto delle dette carte spese quanti denari aveva portati da Bologna. Fra le altre ne comperò trentasei ricavate da incisioni in legDO rappresentanti la Passione di Gesù Cristo, la quale opera cominciava dal peccato di Adamo e finiva colla discesa dello Spirito Santo sopra gli Apostoli. Di queste si occupò subito con sommo fervore, imitando, benché in rame, il taglio e la maniera d' Alberto, in modo che furono crfr-dute di questo, e per tali comperate; e giovò forse all'inganno l'aver egli fatto su quelle stampe la medesima sigla d'Alberto, cioè le due lettere A.D. sul vertice del quale A. segnava il tedesco una traccia trasversale, come quella del T., e sotto il taglio a mezza linea vi conduceva il D. del cognome* Narrano riputati scrittori, e fra essi il Vasari, che saputosi ciò dal Durerò, e vedute quelle copie di Marcantonio, venne in tanta collera, che partitosi di Germania si recò a Venezia, e fece ricorso alla Signoria contra il Raimondi come falsificatore di opere altrui. Ma la saviezza dei Magistrati di quella repubblica diede giudizio veramente degno d'Astrea, decidendo che Marcantonio dovesse nelle sue opere astenersi soltanto dall' intagliare il nome od il segno d'Alberto. —Tutto il processo però d'una tale