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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Settimo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1844, pagine 522

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a cura di Federico Adamoli

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   BOLOGNESI
   3i3
   tepolti nella Chiesa dei Frati di san Giacomo, a quelli delle Chiese addette per istituzione all'Ordine Eremitano ; così ne sembra poter conchiudere che 1' egregia Pepoli-Riario abbia avuto il suo sepolcro nel!' ultima di esse due Chiese di Bologna intitolate a san Lorenzo ; imperciocché tanto i Frati di san Giacomo quanto le Monache di san Lorenzo militavano egualmente sotto la stessa Regola di sant' Agostino.
   Un gran dotto in divinità fu Frate Eustachio dei Piatesi, nobilissimo frai molti nobili di sua cospicua famiglia. Egli sortì i natali in Bologna, a metà circa del secolo decimoquinto ; e giovinetto si recò a vestir l'abito di san Domenico; e tale si fece conoscere coli' adempimento dei doveri di Religioso, che divenne carissimo a'suoi confratelli, e col crescere degli anni fece tanto profitto nelle scienze, che fu insignito del grado di Maestro e di Lettore. L'anno 1S04, essendo morto Fra Domenico Mortariense Vicario Generale della Congregazione di Lombardia, Frate Vincenzo Bandelli, che in tale carica gli succedette, le volle a compagno, e sempre il tenne al ano fianco, e si valse di lui nelle più ardue congiunture, come ditcolui ch'era fornito di somma prudenza e destrezza nel maneggio degli affari ; finché oessato di vivere il detto Padre Bandelli (i5o6). e creato Vicario Frate Giovanni Gallo, il nostro Piatesi ritornò in patria alla sua scuola, e dopo tre anni divenne Priore del Convento di Bologna; poi passò a quelli di Pavia e di Ferrara successivamente ; indi fu rieletto Priore di Bologna, ed Inquisì-, tore Generale nel 1S17. Intanto Fra Nicolò Sciom-bergo Sassone rinunciava alla procurazione di tutto l'Ordine in Roma; e il Generale dell'Istituzione, il Padre Tommaso Cajetsni davagli a ; successore Frate Eustachio Piatesi, il quale morì . in questa carica di molto peso l'anno i5ig, ed ebbe in Roma sepoltura. Nel tempo del suo priorato in Bologna, si posero quivi le fondamenta del gran dormitorio del Convento,;che tuttora vi si ammira. Il ciotto