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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Settimo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1844, pagine 522

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a cura di Federico Adamoli

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   3*4
   ANNALI
   mentre non poche delle sue cose andaroo perdute
   miseramente. ,
   Anche il nonno di Ercole, il principe Giovanni II* Bentivogliq, detto il Magnifico, si piacque di letteratura. Nella raccolta delle lettere latine di Marcantonio Sabellico, impresse in Venezia nel i5oa, vi ha una risposta elegantissima di Giovanni II., ed un' altra si legge fra le epistole di Cassando* Fedele, che tanto seppe di latino quanto i migliori dell'età sua. E tanto basti; chè di Giovanni Bentivoglio abbiamo sì lungamente detto come reggitore della patria , che or qui non monta se ne ripetano le varie e conosciute vicende.
   Non si taccia ò*Andrea Bernardi persicetano, detto anche dei• I^ovacóla, poeta ed istorico laureato di bellissima fama. Pietro suo genitore lo fece educare ai buoni studii, e ciò forse in Bologna. Fatto adulto passò Andrea a Forlì , dove prese in moglie una certa Caterina di Bene Vargoli. Esercitò dapprima alcun esercizio meccanico; ma quando venne coronato, ciò gli fu proibito nel privilegio della stessa coronazione. Ebbe ancora privilegi dai Riari, signori di Forlì, e dal Duca Valentino che nel i5oo assediava quella città: i quali privilegi nel i5o4 gli vennero approvati dal Vescovo di Ragugia, Governatore Generale dell' intera Romagna. Volgendo poi l'anno i5o6, avendone il Bernardi 56 di vita, e forse venti di celebrità, fu accolto con bontà paterna da Giulio II. Papa nel Monastero di santa Maria di Fornò, mentre ad ogni altro negò il Pontefice udienza. Andrea gli presentò una Cronaca o Storia da lui composta, e gli lesse l'epitafio che avea dettato per sè medesimo, dove accenna all' incoronazione propria per mano del Duca di Valentino; la quale però non accadde che del i5o5 quando il Duca era già spogliato di sue dignità per la morte di Papa Borgia. Il Bernardi, dopo aver fatti due testamenti, nel i5o6 e nel i5i3, morì alla fine del a», e lasciò il volume della sua storia a Fra Leandro Alberti suo amicissimo, il quale nella descrizione