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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Settimo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1844, pagine 522

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a cura di Federico Adamoli

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   ANNALI
   dalle ctìre, e dallo stadio di doe Sovrani presenti per conservare la grandezza e la gloria del Romano Imperio; e così parlò, e tanto efficacemente a favore della lingua Latina, che da molti fu creduto, che sinceramente dispregiasse ed abborrisse la lingua Italiana. Altri però furono persuasi, che veramente non sentisse, come sembrò parlando, ma solamente cosi adoperasse per servire alla causa, che avea intrapresa, e per far valere l'arte e la forza dell'eloquenza. Molti eruditi in appresso, ciascheduno alla maniera del creder loro, difesero o condannarono la causa dell' Amaseo. Fra questi Giovan Filoteo A chili ini, Girolamo Muzio, Giusto Fonta-nini ed altri. Quello, che senza questione produssero queste Orazioni, e la fiorentissirna sua sonola, fu una sempre maggior fama di lui, e un sommo studio nel Senato di Bologna per testificargli la stima che ne avea e 1' interesse per ogni suo avanzamento civile ed economico. Perciò l'anno i533 lo rimise con onorevole privilegio a quella cittadinanza di Bologna,che già da prima aveva goduta la sua famiglia ; e riabilitò lui e tutta la discendenza alle cariche, che spettano a'cittadini nobili di Bologna, come dal Senato Consulto, e dal Diploma rilevasi, rapportato per esteso ne* Monumenti num. vur. e xv. -della citata vita di lui. Perciò nei Registri pubblici - si vide Pompilio suo figliuolo alcune volte degli Anziani, e fra Tribuni della Plebe. Ma operarono ancora di più i sopraddetti giusti sentimenti del Senato verso di Romolo. Vacò l'anno i53i per la morte ¦ di Filippò Fasanini la ragguardevol carica di primo Segretario del Senato, e con rarissimo esempio che altri mai, nato di padre non bolognese, fosse pro-: mosso a tal grado ( come egli stesso lo rioonosoe nella sua Orazione ottava ) vi fu chiamato a pieni voti; a condizione però, ohe proseguisse nella lettura di Umanità, come si' vede dal partito di sua elezione. Seguì fra tanto sul finire del iS34 la morte del Pontefice Clemente VII. e nel i535 l'elezione di Paolo III.; onde secondo il costume d* allora furono