annali
Molte delle loro memorie incise, sparse qua e colà per Bologna, che per 1' assidua guerra del tempo andavano a perdersi, furono da lui ristorate: come ad esempio quella di Graziano in san Petronio, quella d'Azzone ch'era nel Campanile a san Gervasio, il supposto diploma Teodosiano nella Basilica Pe-rinsigne suddetta, e 1* iscrizione in santo Stefano che accenna il sepolcro de'suoi antenati, gli Aldro-vandi. Così procedendo nell' operare da ricco generoso, giunse agli anni del Signore i5ia, e chiuse gli occhi in santa pace, compianto da tutti per la sua saviezza, e dai letterati per l'amor sincero ed'* efficace verso le lettere e le arti belle e di decoro. Avea composta la descrizione d' un Torneamento fatto in Bologna da Giovanni II. Bentivoglio nell'anno 1470; del
Ma vengasi a due degli Amasei; Pompilio e Romolo.— Pompilio Amaseo, nacque di Romolo e di Violantilla Guastavillani , e fu educato dal padre nelle buone lettere. Nel 154> passò ad Udine col genitore per negozi di famiglia ; e ritornato a Bologna , esercitò il tribunato della plebe nel i54a; poi del 43 ebbe una lettura di Lingua Greca, oltre r Ufficio di segretario presso i due Cardinali, Paolo Emilio Cesi e Francesco Quignoni. — Nel i547 fu del magistrato degli Anziani, perchè nobile; e dopo quattro anni, venuto da Roma nel tempo delle vacanze , trovò morto il genitore, e ne fu dolente soprammodo ; ond' ebbe d' uopo de' conforti degli arnioi, frai quali Monsignor della'Casa, che gli diresse un'Ode Alcaica.—Ebbe Pompilio molte commissioni d'Ambasciatore, essendovi staso promosso dal suo congiunto il Cardinale Guastavillani, che assai poteva in Roma al tempo del Pontificato di Gregorio XIII. suo zio. E dall' anno 1S74 all'81,