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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Settimo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1844, pagine 522

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a cura di Federico Adamoli

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   bolognesi a i5
   tJn altro Medico, Filosofo, Matematico ed erudito insigne fti Giacomo Vassè Pietrampliar a, di cui ( e della sua progenie ) daremo brevemente alcuna notizia. Nel ja65 un Vaséo o Vasseo capitano francese, con buon numero di cavalli passava in Italia col Conte Filippo di Monferle al conquisto del reame di Napoli per Carlo II. figliuolo di Luigi Re di Francia, e contra Manfredi di Sicilia. Vassè prese allora una grossa terra e forte detta Pietramellara, lontana da Napoli trenta miglia, e cinque da Calvi, posta in Terra di Lavoro od in Campania, secondo l'Anonimo Salernitano, nel Contado Teanense; ed ivi rimase capitano: e per gratitudine del Re, avendone avuto in dono alcuni beni, che prima erano dei Baroni di Manfredi, vi fondò la casa Vaséa, dalla quale nacquero diversi insigni personaggi, e specialmente un Francesco Antonio eccellentissimo dottore, ohe fiorì poi in Pietramellara nel i479 circa, b che fu padre di Fra Giacomo degli Eremitani d& Sant'Agostino, Filosofo, Teologo e Predicatore famoso, che in Napoli ed altrove pubblicamente lesse Filosofia e Teologia con molta lode, adoperato estendo nei più ardui negozi della sua Religione dall'illustre Cardinale Egidio allora Generale, al quale, ed al gran Raffaele Riario, Cardinale e Camerlengo di Santa Chiesa fu soprammodo grato ed in grande stima, come dal testimonio di scritture pubbliche intorno a questi Porporati può ciascuno conoscere. Condusse Frate Giacomo con esso lui un suo nipote a Bologna, perchè vi stesse agli studii nniversitarii nel 1490; il qual nipote, di nome Giacomo pur esso , la prima sera che fu tra noi, albergò collo zio nel Convento degli Eremitani di san Giacomo in istrada san Donato: e compiuti gli studii , prese poi nel >49^ il grado di Dottore in Filosofia, Medicina, Arti e Matematica: ed ecco in lui quell' eccellente onde riguarda di special guisa questa notizia. Ei fu gratissimo a'Bentivoglio, che allor tenevano la signoria di Bologna; e fu condotto con onorato stipendio per Lettore nello Studio;