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a leggere nello Stùdio, insegnò non solo l'drfe della salute, ma inoltre la cognizione de'semplici, ch'era a que'giorni un rudimento della moderna Botanica. E Botanica poi insegnò il Ghino anche in Pisa; chiamatovi da Cosimò I. de' Medici i e mohi 'scolori
10 seguirono da Bologna, e molti se ne aggiunsero di colà; ma primi di tutti furono Pier Andrea Mattioli, il Maranta, il Cesai pino, e l'immortale Aldro^ vando ed Andrea Anguillara. Luca istituì in Pisa il primo Orto botanico, che fu modello di quello di Firenze fondato poco tempo appresso. Dopo il 15471 ottenuta licenza dal Daca Cosimo, lasciò l'Arno e venne di nuovo al picciol Reno, dove riprese l'in» segnamento della Medicina fino al i555; e 1' anno dopo, sofferta lunga e penosa malattia, ubcì di vita ìn età di 56 anni, poioh'egli era nato nel,i5oa!come Carlo V. — 11 Varchi gli fu amico : il MontalbaUi e il Dottor Gaetano Monti altamente l'èricoitiiaronò'.
Ora del gran mèdico Leoni Lodovico. Plesso Giambattista Cavazzi, all'armo i485, vi ha questo elogfo del Leoni, cui non mutiamo sillaba traducendolot
Lodovico, figliuolo dell'eccellente causidico Gian Andrea Leoni, in Arti e in Medicina fu Dottore, di sicurissima dottrina e di prudenza singolare; lesse lungamente e saggiamente con massimo frutto. Morì
11 7 Gennaio i5a8 di pestilenza, primo fra tutti i dottori del suo tempo. Era del numero degli An<^ «iani di Marzo e di Aprile. „ Dall'Alidosi poi e dal Bumaldi sappiamo che Giovanni Langio Medico di