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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Settimo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1844, pagine 522

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a cura di Federico Adamoli

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   BOLOGNESI 191
   Leggi< Ma pieno come fu d'ingegno pronto e viva» cissimo, potè essere ad un tempo latinista, grecista e legale eccellentissimo. Laureato nel Diritto, aggregato al Collegio dei Giudici nel Civile l'anno 1488, lesse pubblicamente nello Studio felsineo: ed avuta in moglie Giulia di Girolamo Zanettini celebre Giureconsulto, andò Pretore di Lucca al finir del secolo decimoquinto, e vi stette fino al i5oo, come si rileva da onorifica attestazione di quella morta rer pubblica. — Ritornato in patria , e trovandosi in molto credito quando nell' anno 1507 Annibale ed Ermete figliuoli, del cacciato Signore già di Bologna Giovanni II. Bentivoglio , tentavano riconquistare la perduta dominazione; furono spediti ambasciatori al Re di Francia Luigi XII., irai quali il Vescovo Acbille Grassi , Lodovico Bolognini ed il nostro Ulpiano Zani, con carico di pregare quel monarca volesse lasciare la protezione de'Bentivoglio, che fidati nel favore di lui, tentavano nuovi disturbi e novelle fazioni nella città.— Miserabili, che fidavano in altrui;quasi non sapessero che riuscendo a bene, sarebbero caduti in soggezione del forestiero i cadendo a male nell' impresa, avrebbero provato
   10 sdegno degli avversari italiani: questi buoni per umiliare, quelli per rapire.—Ma ritorniamo .ad Ulpiano. Ei fu chiamato Pretore, dopo quest'epoca, alla città di Trento, con invito decorosissimo del Vescovo e Principe della città medesima: ma ritor« natone dopo alcnn tempo, e vestite le magistrature più nobili della patria, inori nell'anno 1S19, e fu sepolto nel cimitero del Convento de'PP. di san Domenico di dietro all'altare ad esso Santo consacrato.
   Ed ecco l'ultimo per numero, non per^ merito, dei bolognesi Giureconsulti del secolo.— E tempo ornai di passare ai Medici e Filosofi ; poi a tutti gli altri scienziati, e infine ai letterati ed agli artisti,
   11 cui numero è sì strabocchevole che siamo stretti a non recare che brevissime notizie de' migliori : dando appena il nome, e talvolta tacendo appieno, i secondarti e gli ultimi per merito.