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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Settimo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1844, pagine 522

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a cura di Federico Adamoli

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   i9o ANNALI :
   dir vero nasceste in Reggio.dove ricevette fa laurea nel 1517, e venne registrato nella Matricola dei Dottori Collegiata di quella città. Maestro di Giulio fa il nostro Carlo de' Ruini ; e 1' Alciati Andrea, ne ebbe molta stima e ne fece lodi, che sentòn quasi di gelosia. Giulio sostenne una legazione nel i53a al Duca Alfonso I. di Ferrara, a favore dei Reggiani1. Dopo due anni da quello che abbiamo accennato , Paolo III. Sommo Pontefice con suo Breve (i534) fondò in Bologna il Tribunale della Ruota, autorizzando il Senatore felsineo alla scelta di cinque Uditori forestieri. Il primo giorno di Marzo i535 fu aperto il concorso ai dotti forestieri pegli Audi toniti ; e vennero prescelti i seguenti : Lattanzio Cini da Montepulciano, Bernardino de' Medici Lucchese, Giovannantonio Aroni e Bernardino Bergonzi Parmigiani , nonché il reggiano Giulio Scarlattini, onde parliamo. E perchè questi Auditori sosterrebbero la carica di Podestà alternativamente di sei in sei mesi (procedendo regolarmente le cose) così avvenni che
   10 Scarlattini entrasse Podestà nel Marzo del i537, poi in quello del 38, per impedimento del Bergonzi. — La scelta dei predetti Uditori di Ruota feCesi per cinque anni, ne' quali Giulio prese moglie fra di noi, e fu sua donna Costanza di Iaoopo Fasanini Giureconsulto, dalla quale ebbe due femmine che furon poi Monache nel Convento di santa Maria Nuova, e due maschi, Alessandro e Cammillo. Usck della Ruota nel 1S40, e prese fra noi ad esercitare 1'avvocazione fino al i545, con credito sì grande che in quest' anno (i5 Luglio) venne ascritto trai cittadini della città nostra, con decreto onorevolissimo del Senato.— Per un anno poi lesse a Padova
   11 Gius Canonico ; indi a Bologna ritornossi, dove invecchiò e perdette la vista prima di morire; il che avvenne ai a3 di Giugno del 1674. Lasciò lo Scarlattini molte opere lodevolissime, le quali mostrano ad un tempo e come degno fosse di addivenire cittadino e magistrato nostro, e come i bolognesi nel dare incarichi a forestieri sapessero volgersi
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