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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Settimo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1844, pagine 522

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a cura di Federico Adamoli

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   ANNALI
   Lasciò questo leggista degli scritti sopra i Decretali, e de*Consigli di non lieve momento; stampati gli uni e gli altri negli anni di Cristo 1579 ^ in Francfort ed in Venezia.
   Se d'illustri Giureconsulti bolognesi abbiam finora parlato » vuole giustizia che non si taccia di Carlo Ruini Seniore, figliuolo di Corrado da Reggio , e nato del i456, mentre la famiglia sua giaceva in molta povertà per colpa di esso Corrado, che ogni più pingue patrimonio avrebbesi giocato. Il giovanetto pertanto, trovandosi in istrettezze, pensò applicare alle Leggi per migliorare la condizione propria ; e venne da Reggio a Bologna , con due altri giovani di quella città, e studiò indefesso e con profitto non comune. Indi fu a Pisa, dove nel 1484 ebbe dal celebre Bulgarino sanese l'onore della laurea , nella quale occasione, per sostenere le spese a ciò necessarie, dovette far vendita dell'unico podere che il padre di lui gli ebbe lasciato. Ma la sua povertà fu la fortuna migliore che potesse peT avventura incontrare ; perchè, come può la povertà sgomentare ed avvilire gli uomini d'animo rimesso, così può essere incitamento agli animi forti per migliorare di stato; anzi taluni che nella prospera ventura forse poltrirebbero, nella contraria invece si fanno industri ed operosi, con gloria propria e con miglioramento delle loro fortune.— A Pisa pertanto il giovine Ruini si laureò, indi sali la cattedra, come Lettore straordinario di leggi, e per cinque anni sostenne 1* incarico di professore , finché nel 1480 passò a Ferrara, chiamatovi dal Duca Ercole I. con lettera onorevolissima italiana, che nel ducale Archivio secreto di Modena si conserva. A Ferrara adunque si recò, e vi ebbe ad antagonista Cortese da Modena, uomo di felice memoria nel oi-tare le leggi, ma non tanto acuto d'ingegno nell' interpretarle a dovere.—Dopo dodici anni di stanza del Ruini in Ferrara, pare incontrastabile ohe andasse a Padova sul i5oi, dove lungamente si stette frai cattedranti, e dove trovò novello avversario in
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