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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Settimo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1844, pagine 522

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a cura di Federico Adamoli

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   BOLOGNÉSI
   173
   Pier Francesco Gessi è un'altra gloria di Bologna legislatrice. Nato dal Cavaliere Gian Galeazzo e dalla nobile Lodovica de' Paselli, s'addottorò in Bologna nella ragion civile e nella Canonica il 13 Novembre del i568, e lo stesso anno cominciò a leggere pubblicamente e seguitò, fintanto cbe dalla felice memoria di r rio XIII. suo congiunto venne
   verno di Vissi, ciò cbe accadde il 4 Gennaio 1574. Lo mandò poi al governo d'Assisi ; e d'indi ritornato a Roma, fu fatto Collaterale del Senatore di Campidoglio; e diede còsi buon odore di sé in que-st' uffizio, cbe l'anno i58o l'ir d'Aprile fu da Sua Santità fatto Avvocato Concistoriale, in luogo di Gian Romeo Manzoli Barbazzi. Dell'anno cbe segui, cioè nel i58i, addì 8 di Febbraio, conoscendolo esso Gregorio per uomo di gran bontà e letteratura, lo pose nella sacra Rota di Roma, nel luogo fatto vuoto per la morte di esso Barbazzi. Ebbe ancora il nostro Gessi il governo di molte terre e città nello Stato della Chiesa. Restaurò la Cappella già fondata dall'antica sua famiglia nella Chiesa di san Bartolommeo di Reno nel serraglio di Galliera ( Chiesa memoranda perchè Santuario ad un tempo alla Madonna della Pioggia dedicato) e la dotò come fu scritto nella seguente memoria :
   «agellom a jo. oalratio gyfsio nobili bomokikimi cohitb j?t eqditb kxohnatcm vettjstate collap8um psthus fkanci8c08 pilios bachi falatii apostolici cad8aa0m auditor in meliohbm foamam &x8t1tuen8 annuo cbn80 as8ignato stato it anso 8 a luti 8 mdxcv.
   Durò nell' Uditorato di Rota Pier Francesco Gessi fino alla morte, la quale avvenne nell'anno 1599,
   chiamato
   mandato nell* Umbria al go-
   D. O. M.
   v^ooQle