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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Settimo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1844, pagine 522

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a cura di Federico Adamoli

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   BOLOGNESI
   171
   piazza. — E tanto basti del Bolognini, il quale lasciò molte opere stampate ( e l'eredità di non comuni ricchezze e di un bel nome al figliuolo Bar-tolommeo amorosissimo.
   Nè qui finiscono i bolognesi Ginrisprudenti. Aggiungasi ai tanti Bernardino dal Gambaro Scarici, figliuolo di Pietro. Esso nacque in Bologna nel 1490 o 91. Prese laurea in ambe le leggi nel 1509, e fu poi aggregato al Collegio di Gius Civile, e di pari all'altro de'Giudici ed Avvocati. Del i5io ebbe cattedra nel nostro Studio, e proseguì le lezioni fino al i5a3. Del ao inoltre fu Giudice del Foro de'Mercanti. Tante cariche ottenne esso per virtù propria, salito in alta fama, ebbe la condotta allo Studio di Padova, dove il 14 Novembre i5a3 cominciò a leggere il Gius Pontificio coli' onorario di trecentosessanta fiorini d' oro, sostituito a Baldassare Carducci fiorentino, od a Pier Paolo Parisi da Cosenza, il quale era passato ad una cattedra di Gius Civile. Non più di cinque anni durarono in Padova le lezioni di Bernardino, ch'ebbe il plauso dell'intera scolaresca, e le lodi latine di Marco Mantova Bena-vides suo conoscente, che Io chiamò uomo di grande spirito e di acuto criterio. Esso del Gambaro morì in Padova il i3 di Giugno del i5a8, ed ebbe sepoltura in santa Maria dell'Avanzo. Or ecco 1*epitafio poetico che gli fece il Casio contemporaneo: poesia al certo non bella, ma cordiale, e veracissima per ciò che spetta alla storia.
   Nell'età verde il Gambar Bernardino In circolo di sì fe'paragone , Tal che Felsina sua le due corone Gli diede, per virtù non per destino.
   Pel nome sparso infra il seme latino Condotto fu dallo alato Leone In Padua, qual Licurgo e qual Solone, Per far, e ferno, il Studio lor divino.