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ANNALI
Ora di Floriano Dolfi Seniore, Leggista e Teologo. Egli nacque da un Luca e da Giovanna dal Grugno. Prese laurea dottorale in Gius Canonico nel 1466 il 27 d'Agosto; ed in Teologia il 16 Marzo x485. Insegnò nell'Archiginnasio la Canonica dal 1466 al 73; e quindi si recò a Pisa collo stipendio di dugento-trentacinque fiorini 1' anno. Poi ritornossi alla patria t ed insegnò , finché visse, nelle nostre scnole. Egli fu uomo di Chiesa, come asserì il suo congiunto Pompeo Dolfi, e come appare dalla lapide che gli fu posta in san Salvatore. L' opinione di dottrina, che di lui correa, lo rese aocetto a Francesco IV. Marchese di Mantova, che il dichiarò suo Consigliere, e gli diede privilegio, di usarne il cognome, e d' inquartare colla propria l'arma dei Gonzaghi. E molta opinione avrà goduto anche in
Satria, se fu destinato a concitare alle armi le genti el quartiere di san Domenico, acciocché si opponessero al Valentino, che voleva occupare Bologna, e che da Imola la stava minacciando. — Fu amicissimo il nostro Dolfi di Giuliano dalla Rovere, ossia di Giulio li. Papa, che delle sue opinioni si giovò in una Bolla in Simoniaco*, pubblicata l'anno i5o5.— Dell'anno i5o3 Floriano istituì e dotò del proprio nella Collegiata di san Petronio la dignità di Decano, e fecela Juspatronato di sua famiglia. — Morì poi esso del i5o6. — Se in san Petronio o nella Chiesa del Salvatore fosse sepolto il dottissimo bolognese non è bene provato, e vi è ancora controversia tra gli scrittori. Gli fu coniata una medaglia, che trovasi in parecchie collezioni ; e fu esso lodato dal Burzio e dal Casio, che ci fa sapere com'egli fosse alquanto zoppo, celebrandone i meriti con questi versi, coniati, come sempre usò, sopra incertissimo stampo :
Al Dolfo, che ne* piè mancò natura Supplì poi nella lingua e nell* ingegno, Atto a salvar e a rovinar un regno; Magno fu in studio e massimo in lettura.