Stai consultando: 'Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796 Tomo Settimo', Salvatore Muzzi

   

Pagina (155/524)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (155/524)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Settimo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1844, pagine 522

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Progetto OCR]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   BOLOGNESI
   177
   verità, ragione e sana filosofia, esser debbono le sole guide imparziali del GiurispTudente, il quale voglia innalsarsi con gloria e benedizioni sopra coloro onde la Legge viene contaminata : e queste guide sostennerlo costanti ne' trent' anni i quali visse di poi e sulla Cattedra, e ne' Magistrati, e nel modesto ed onorato suo stadio di privato leggista ; quantunque molte vicende di pubbliche cose si agitassero in Europa, in Italia, e nella città che gli fu culla. Egli dalla Cattedra potè spargere eletto seme per ogni dove, ammaestrando coonazionali e stranieri, e riproducendo, quasi direi, se medesimo in qnel Girolamo Grati, celebre e prediletto discepolo, il quale chiamato dalia Spagna a leggere il Gius Civile nell'inclito studio di Valenza, mostrò splendidamente a quella nazione come Bologua ed i suoi figli fossero eccellenti per dottrina, e stimabili maestri di sapere. Potè inoltre formar l'onore delle Magistrature, cui venne più e più volte nominato, e come Anziano, e come Giudice nel Foro de'Mercanti, e come Senatore, essendo sempre considerato quasi sostegno e guarentigia del Municipio, del Commercio , dello Stato. Potè per ultimo dal suo seggio privato diffondere la maggiore e più durevole luce del proprio intelletto, sendochè da questo uscirono quelle Repitizioni, Prelezioni, e Consigli di Giurisprudenza , cbe non solo Bologna e l'Italia, ma Francia , Spagna, Germania ed Inghilterrà più volte stamparono ad utilità dell'universa giustizia.— Fu dalla quiete del suo studio che il Gozzadini dettò le celebri Annotazioni, le quali vennero accolte a norma di giudicare ne'tribunali. A queste riferì non poche volte il conte Sacco nelle sue rinomate Osservazioni, quando, nella prima metà dello scorso secolo, riprodusse e riordinò lo Statuto di Bologna; Statuto che venne in gran parte conservato in vigore all'epoca della francese invasione, e che in quanto concerne a molti locali provvedimenti fu mantenuto, non solo all'uscire del Codice civile del cessato regno italiano, ma pur anche al pubblicarsi