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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Settimo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1844, pagine 522

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a cura di Federico Adamoli

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   ANNALI
   di Ini. Ma del 1487, essendo statpaccresciuto lo stipendio di costoro e non più il suo, ei lasciò Padova, e venne a Bologna, dove insegnò dalla cattedra per due anni. La Veneta Repubblica, che dolevasi frattanto della perdita d* un sì gran luminare, e di molta scolaresca, la quale con lui ebbe lasciata la Brenta per venire al picciol Reno, gli fece invito di ritornare a Padova, dove attendevalo con ansietà l'intero Studio, e dove avrebbe ottocento scudi d'orò di mercede annuale. Partì adunque per Padova il nostro insigne de'Campeggi; e il dì che vi giunse ebbe 1' onore d' un incontro che sentì molto del trionfo, perchè i Rettori dell' Università, gli scolari di legge, il Capitano del popolo, il Podestà ed i primari Nobili gli uscirono in verso ad ossequiarlo con sì splendido apparecchio, che nè prima nè poi si distinse di tanta gloria alcun privato gentiluomo. —• Nel 1497 1° stipendio di lui fu portato a mille scudi d'oro annuali, per cinque anni futuri. E perchè gli onori e le distinzioni cercavan lui, che ornai ornai non le curava, avvenne che del 1499 ( mentre Giovanni era ancora a Padova ) venisse aggregato in Bologna al Collegio Canonico per la morra di Giovanni da Sala. — Il Campeggi alla fine, assiderando alcun riposo, ritornò alla sua Bologna, dove insegnò dalla Cattedra negli anni i5o3 al i5io, nel primo de' quali venne aggregato al Collegio Civile felsineo. — Intanto bollivano sul picciol Reno le fazioni de' Bentivoleschi e degli amanti di Santa! Chiesa: ed avendo nel i5o6 il generoso Papa Giulio minacciata Bologna, devota a Giovanni II. Bentivoglio, andò il Campeggi per la patria de'suoi maggiori a Giulio Pontefice ch'era in Ravenna, e il forte sdegno ne temperò. Fuggiti 1 Bentivoglio ed entrato Giulio in Bologna, mutò il collegio de'Senatori o Riformatori dello Stato di Libertà, aumentandone il numero dai sedici ai quaranta, e fra questi nominò Giovanni Campeggi , del cui parere si giovò spesso mentre a Bologna ebbe soggiorno. Quando poi del i5o8 erano insorti nuovamente i Bentivoleschi,