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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Settimo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1844, pagine 522

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a cura di Federico Adamoli

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   BOLOGNESI 177
   Palazzo Arcivescovile, se i disgusti che incontrò con qne' cittadini non 1' avessero da ciò distolto : chè anzi si ritirò in Oria, città che allora stava unita air Arcivescovato di Brìndisi. Beneficò pertanto la Chiesa d' Oria, ne rifece ed abbellì 1' episcopio » eome apparisce da un'iscrizione, che l'Ughelli ed altri riportano. — Trasferitosi quindi in Ostnoi, vi oadde infermo e passò di vita sul principio di Settembre del 1570. Il suo cadavere fu trasportato ad Oria, come aveà lasciato nell'ultima sua volontà; e colà venne seppellito nella Chiesa principale, con epitafio onorevole che nell' Italia Sacra dell' Ughelli esattamente si riporta. — Diverse opere notevoli lasciò l'insigne Bovio, la maggiore delle quali per fama è la traduzione accennata, di Greco in Latino , degli otto libri delle Costituzioni Apostoliche attribuiti a san Clemente Papa. Tale opera uscì la prima volta dai torchi di Giordano Ziletti in Venezia nel i563; e di nuovo in Parigi del 64; poi nella stessa città del 68, fra le opere di san Clemente. Infine del 1669 e del 70 se ne fecero due edizioni in foglio a Colonia; le quali cinque pubblicazioni tutte effettuate mentre l'autore ancor viveva, ed in ispazio di tempo sì ristretto, rendono aperto a chicchessia il merito non ordinario d'una tale fatica del nostro Bovio. Intorno a siffatta traduzione veggansi le lodi di Roberto Cocy inglese, nella rivista agli scrittori antichi, e quelle di Giovanni Gerardo nella sua Patrologia , nonché il Dalleo nei tre libri De Pseudepigraphis Apostolicis; e inoltre il Fabrizio nel Tomo V. della Biblioteca greca. Alcune opere ancora di Gregorio Niceno furono da Gian Carlo Bovio tra-slatate di Greco in Latino, come afferma 1' Ughelli; ma sembra al Fabrizio che mai non vedessero la pubblica luce. Finalmente noteremo che un Domenico de Angelis ha scritto per esteso e diligentemente la vita del nostro Bovio, la quale fu impressa al tempo del Fantuzzi , cjpè del 1780 circa, nel Giornale de'Letterati d'Italia al Tomo XX. sotto la rubrica de'Letterati Sàlentini. E ad essa vita è