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dov'ebbero seggio solamente i più grandi scienziati d'Europa, e dove siam certi (per ciò ch'egli stesso lasciò scritto ) aver insegnato ragion civile insino al Giugno del i543. Del 5i era Lettor primario in Na-» poli, dove scrisse un libro de' Patti, cui egli appose la data ed il luogo ; e quivi stette fin dopo il i555. — Richiamato quindi a Salerno, vi fu per ! • * -i » empo
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verborum obbligatione f come fosse Lettor pubblico in Messina, dove concorrevano gli scolari a migliaia per ascoltare questo prodigio d' erudizione e di sottile criterio, che tutti i libri degli antichi mara* vigliosamente esponeva. E poco dopo il 1572 l'università di Pavia chiamavalo a sè, e davagli titolo di Lettor primario, ed onorato stipendio. E così dalla Trinacria alle Alpi sonava bella ed echeggiante la fama del bolognese maestro. — Intanto è a sapersi che fin dall'anno i564, mentre il Bolognetti leggeva in Salerno, il Senato felsineo venne in deliberazione di richiamarlo a Bologna Lettor pubblico nella più. antica Sapienza che mai avesse 1' Europa. StipuloBsi lo strumento di tale condotta il 3 Marzo di esso anno a quelle condizioni che al Bolognetti ed al Senato piacquero, e che Giovanni, per mezzo di un suo Procuratore accettò e promise adempire: ma (checché ne fosse il motivo) da prima temporeggiò ed alla fine mancò di parola. Il perchè sdegnato ragionevolmente il Senato concittadino, volle procedere contro di lui secondo ragione di legge , come si debbe a castigare un disprezzatore della dignità del gran Consesso. Ma si frappose paciere (come dall'Archivio privato del Senato bolognese ) il Cardinale Francesco Alciati, ed ottennegli non meno 1' assoluzione che un totale conciliamento. — Dopo questo fatto più non tornò in Messina, nè in Napoli, nè in Salerno, dove allo spettabile Gian Tommaso la Liotta diede in moglie una propria sorella, Com'egli stesso ne fece parola ; chù anzi lasciò ancora
note