io6
annali
dipendenti dal nuovo Arcivescovo i Vescovi di Modena , di Reggio, di Parma, di Piacenza, di Cremona, d'Imola e di Cervia: e il giorno 6 del Febbraio dello stesso anso gli conferisce colle pròprie mani il; pallio Arcivescovile in pubblica solenne {unzione , a cui assiste frai molti, Tommaso Cospi Senatore, e Nunzio per la città nostra presso la Sede Romania.—Così decorato il Paleotti fece ritorno alla patria; e il giorno della santissima Annunziata, celebrò il primo Sacrifizio con arredamento e dignità Arcivescovile. Nella qual circostanza recitò solenne discorso , con che allegravasi colla città pel nuovo onore conceduto alla sua Chiesa; e fece ancor leggere il Diploma riportato da Roma. —A tal funzione straordinaria assistettero : il Cardinale Cesi, Filippo Guastavillani Gonfaloniere, Erulo Eruli Vescovo di Narni e Vicelegato di Bologna, Boncompa-gno Bonoompagoi fratello del Pontefice, insiem col figliuolo Girolamo. E sei Vescovi di lontani paesi, e molti Canonici della Cattedrale e della Perìnsigno Petroniana Basilica, e Senatori e Dottori frai più ragguardevoli che avesse allora Bologna.
Mancò Gregorio XIII., e gli succedette il famoso Sisto V., sotto il cui pontificato (i586) l'Arcivescovo Paleotti diede opera all' adunanza dei Vescovi metropolitani, e tenne il Sinodo Provinciale con «assi vantaggio della diocesi e oon molta pompa religiosa. E fu in. cotale circostanza, che ad aggiunger decoro alla - solennità, trasferì i corpi de'santi •Vesòovi bolognesi Zoma e Faustiniano dall' antica Chiesa Cattedrale de'santi Naborre e Felice > dove «llora giacevano, nel Tempio Episcopale di san Pie-Aro dovè ova si adorano.*^* Ma volgon nuove vicende per l'immortai Paleotti. Sisto V., quell'acuto veggente di oui tanto suona la fama, invita a sè il bo-Jognese Arcivescovo, eh'ei nominava inoltre Vescovo d'Albano. L'invito di Sisto è un comando: è d'uopo allontanarsi dall'ovile,*e starsi nell'eterna città.— Muore Sisto V., poi'tosto il settimo-Urbano, che non regnò che dodici dì; ed ecco non difettare al Paleotti