BOLOGNESI
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Gian Antonio Tanno i5ig il ao Agosto nel tempo
che questa famiglia si era portata in Bologna a stabilire qui il suo domicilio.
Fece Gian Antonio i suoi studi in legge Civile e Canonica nella nostra Università, e prese la laurea dottorale in quest'ultima scienza l'n Marzo i544: indi incamminatosi per la via ecclesiastica si recò a Roma , ove servì per alcun tempo in qualità di Segretario il Cardinale Nicolò Ardinghelli, e frattanto si fece conoscere al Cardinale Alessandro Farnese nipote del Pontefice Paolo, il quale rilevatone il talento e l'abilità nel maneggio degli affari, lo ricevette fra suoi famigliari, ed essendo stato questo Porporato destinato ali'Arci vescovato di Avignone, mandò Gian Antonio colà suo Vicario o Vicegerente, nel qual impiego fece tal mostra di quanto valeva per prudenza e per dottrina , che venne in appresso destinato Governatore di Parma, allora soggetta alla Santa Sedè. Dopo il lodevole governo di quattro anni in detta città , fu dal Pontefice Paolo IV. fatto Referendario dell' una e dell' altra Signatura , e dal suo successore Pio IV. l'anno t56o consecrato Vescovo di Neocastro, ed in tal grado si portò al Concilio di Trento.
Gli onori e le dignità tal volta sono più opera della fortuna , che della virtù: ma l'essere collocato in certe cariche, ed in certe oiroostanze dal suo Sovrano , non può essere se non opera del merito. Il che fu dimostrato eziandio dal nostro Monsignore nella carica conferitagli dì nunzio alla repubblica di Venezia , provincia da reggersi assai malagevole e gelosa in cjue' tempi , per la guerra che il Pontefice Pio V., Filippo II. Re di Spagna ed i Veneziani sostenevano contro del Turco. L' esecuzione delle commissioni per parte del suo Sovrano certamente dovette esser difficile, massimamente trattar dovendo la pace , che seguì nel tempo di queste nunziature, Ira i detti Sovrani ed il Turco; e oltre a ciò in tutto il corso di questa sua carica, che fu di sei anni, tornò accettissimo al Pontefice.
Annal Jìol. T. VII.
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