6o ANNALI
{come si ha nel Vangelo, Jugum meum suave est) e sacrosanto il suo Imperio, senz' alcun fallo ogni obbedienza le è dovuta. Sopra la Porta nel luogo più eminente era un' arma ben grande di Nostro Signore e riccamente adornata, ch'aveva da un lato la dipintura di Giuseppe, Simbolo della Fedeltà, e dall' altro quella d' Abramo Simbolo della Obbedienza ; sotto d'essa due fiumi in forma virile assai grandi , rappresentanti Reno e Savena, principali lumi del contado di Bologna e conveniente a simil luogo. In mezzo de' pilastri già detti era sulla lor porta, ch'ò dinanzi al ponte levatoio, l'inscrizione seguente :
TELICI INCRESSU URBEM TUAM VERE BEAS O BEATISSIME ET HAEC QCAE POTEfT MAXIMA IN TE EXClFfENDO NUNC LAETITIAE ÀT SINCULAR1S Ilf TE COLENDO
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FIOELITATIS ET OBEDIENTIAE PERPETUO DAT SIONA.
Onde chiaro appare il significato delle due Statue, fedeltà e obbedienza, e conseguentemente delle due dipinture : conciossiacosaché essendo allora questa città doppiamente obbligata a Sua Beatitudine, cioè di esserle fedele, ed obbediente, come sua suddita, e di mostrarsele grata, come da lei beneficata, la soddisfazione del primo obbligo venga contenuta in questa inscrizione e simboleggiata (per così dire) dalle poco innanzi dette figure. Il rovescio della porta, che guarda dentro la città, era adobbato di verdura, e con questa inscrizione della Scrittura Sacra:
VENI NOBIS PACI FICUS DOMINUS XT UTERE SERV1T10 NOSTRO
SICUT PLACUER1T T1BI NOI ET1AM ET FIL11 NOSTRI SERVÌ TU1 HUMUS»
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