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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Settimo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1844, pagine 522

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a cura di Federico Adamoli

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   So ; ANNALI
   Questi sposalizi si celebrarono Uella Chiesa Cafc-tedrole di Ferrara in presenza del Pontefice, il quale volle, che per tal effetto ivi si facesse cappella solleone , dove celebrò egli la messa, e le cerimonie tutte dello sposalizio, al quale, oltre ai Sereni»* simi Sposi, e altri Principi e Signori si trovarono 'presenti venti Cardinali, ohe furono Fiorenza, Ascoli e Camerino , Mon tei paro , Giustiniani, Paravicini, fior romei, Bandini , Sanclemente , Baronio , Bianchetti , Avila , Gevara, Arrigoni, Sforza, Montai» to, Farnese, Fachenetti, Aldobrandino e Cesi, con altri personaggi onorati d'ecolesiastioa dignità ; frai quali erano il Patriarca di Gerusalemme, l'Arcivescovo Matteuoci, i Vescovi di Cervia, di Ferrara, di Parma, di Reggio, di Modena, di Piacenza, di Pavia, di Torcelle, di Termoli, di Forlì, d'Avena, di Bagna rea , d'Aliile e altri Prelati assai: e fu dato onorevole luogo nel soglio sotto il trono del Papa, dove stavano il Conte Sigismondo dalla Torre ambaseiator Cesareo, l'ambasciatore di Venezia, eGiovan Francesco Aldobrandini nipote del Pontefice, al Cavalier Cammillo Gozzadini ambasoiator bolognese, il quale in compagnia de' medesimi fu assistente alla cerimonia, e servì, come loro» il Pontefice alla messa dandogli la prima volta 1' acqua alle mani, come poi successivamente fecero gli altri tre, lasciando l'ultimo servizio, come più degno all' ambaseiator Cesareo.
   Finite le cerimonie la Regina si partì di Ferrara con tutta la sua corte, per andare a Milano, e di là poi nell' apparire della primavera, alla corte di Spagna per trovare il Re suo sposo. £ il Papa poi» avendo già spedice tutte le faocende di Ferrara, deliberò tornando a Roma, di passar per Bologna, come fin quando ei s'avvicinò a Ferrara aveva già dato intenzione agli ambasciatori mandatigli dal Se-nate, il quale intanto aveva fatto grande appareo-ohiamento per riceverlo con onorificenza convenevole per la strada di Galliera, dove si cammina venendo da Ferrara ; la quale ornarono ora diversi