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10 scolaro non venne punito; ma gibbone un altro ohe fu imputato d' aver ferito un giovine della scolaresca con un colpo di pietra. E questo birro mal capitato fu tratto alle forche. Oh tempi! Ora la giustizia verrebbe meglio amministrata, e la scolaresca , priva delle usate immunità, sdegnerebbe di venire a zuffa con pochi sgherri abbiettissimi. — Con»» zumato adunque il detto atto di punizione, gli scolari se ne dissero contenti, e deposero le armi, ed alle loro stanze fecero ritorno.
Quando giunse il Vescovo di Narni, Governatore novello, ogni cosa era quieta: e meglio poi quando arrivò alla legazione il cospicuo Carlo Borromeo (io Giugno), di cui già correva tanta fama di bontà e di giustizia fin da quel tempo che i Magistrati ;
11 clero e tutto il popolo gli furono incontro con segni di gran rispetto e di moltissima devòzione. — Ma poco stette fra noi in questa prima volta il Cardinal Borromeo , perchè non appena vi ebbe istituita F Opera dei Mendicanti per Breve del Pontefice in data del 27 di Luglio, dovette recarsi a Roma dove il Papa suo zio dava opera di nuovo a ripigliare il Concilio Tridentino, più fiate interrotto; al quale questa volta convennero, oltre a sette Cardinali, a tre Patriarchi, a trentaquattro Arcivescovi, a dngento venti Vescovi, ed a molti Prelati, e Religiosi, e Principi, ed Ambasciatori di Principi e di Repubbliche, non pochi insigni ecclesiastici tutti bolognesi, fra i quali il dottissimo Arcivescovo di Ragusa Monsignor Lodovico Beccadelli; Pompeo Zambeccari Vescovo di Sulmona; Egidio Foscarari Vescovo di Modena; Giambattista Cam peggi. Vescovo famoso di Maiorica, uomo dotto e munificentissimo; Giacomo Maria Sala,Vescovo di Vivers in Francia; Vincenzo Luochi Pastore degnissimo d'Ancona ; Ugo Boncompagni, inolito Vescovo di Veste, il quale fu ¦poi assunto alla grandezza del papato ; Filippo Maria Campeggi Vescovo di Feltre; Gian Carlo Bovio Vescovo d'Ostune; Gabriel Paleotti Auditore della Rota Romana, e Giambattista de'Castelli, il quale fu promotore del Concilio.