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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Sesto
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1841, pagine 667

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a cura di Federico Adamoli

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   Sia ANNALI
   fu colto da morte (io Novembre) essendo in età di
   2nasi 8a anni, e trovandosi afflitto dalle ingratitu-ini usategli dalla sua famiglia. Difatto Pier Luigi Farnese, ch'egli ebbe fatto Duca di Parma, usurpato essendosi un governo tirannico, sicché da'suoi sudditi fu assassinato; pensò Papa Paolo di riunire il Ducato parmense allo Stato Pontificio: ma ecco Ottavio nipote di lui, e non migliore del nadre , minacciare 1' avolo augusto, giurando di voler tenersi la signoria colla forza delle armi. Il perchè Paolo III. nell' amarezza del suo dolore, ripeteva spesso il versetto del Salmista: Se i miei non avessero dominato, io sarei ora senza rimproveri e scevro d* un grave affanno. — Ma se fu tenero soverchiamente de' suoi, si deve onorare la sua memoria per le sue eccellenti qualità cerne capo della religione. Con uno zelo ardente, che si stendeva su di tutto, approvò la Società dei Gesuiti, nemici capitali della riforma protestante; condannò il fune* sto interim di Carlo V. col quale questo principe come nell'Enotico di Zenone, nell'Ectesi di Era-olio, nel Tipo di Costanzo entrava a regolare le cose di religione, non facendo paghi né i protestanti nè i cattolici ; stabilì a Roma ed a Napoli l'Inquisizione, tribunale richiesto allora in tutti i luoghi della cristianità dai progressi delle eresie; pubblicò finalmente, con solenne apparecchio, nel giovedì santo la famosa Bolla In coena Domini, di eui lo conoscono autore quelli che non 1' attribuii scono invece al famoso Bonifazio Vili.—E, non meno dotto che zelante, mostrò favore alle lettere, decorando il celebre Sadoleto della porpora, ed offerendola anche ad Erasmo.— Questo Pontefice non abitò il Vaticano che ne'primi anni del suo regno: negli ultimi passò ad abitazione sul Quiriuale, nel vasto e magnifico palazzo che Monte Cavallo si noma comunemente, e che fu condotto a perfeaione da Paolo V., da Alessandro VII., e da Clemente XII.