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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Sesto
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1841, pagine 667

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a cura di Federico Adamoli

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   BOLOGNESI 401
   a Verona ed a Venezia col pittore Parmigianino all' uopo di provvedere i marmi occorrenti ad architettare la detta cappella, ed a comperare de' colori, avendo questi commissione di dipingerla. I colori vennero comperati a Venezia e portati a Bologna , i marmi acquistati furono a Verona, ma non condotti alla città nostra, perchè intiepidito l'ardore di eseguir tale opera a cagione delle guerre contro de' Fiorentini, ed altri impedimenti essendo poi sopravvenuti alla Maestà Sua, non ebbe quella disposizione l'effetto desiderato.
   Nel ritornare Fra Bosio a Bologna tutto lieto per la benigna donazione, che il sacro suo Ordine aveva ricevuta, a caso sgraziatamente la lettiga tirata dai cavalli di lui precipitò in un fosso, e cadendovi egli sotto, rimase un poco offeso della persona, ma più agitato nell' animo per timore dell' improvvisa scossa e caduta. Pervenuto alla città, i ntedioi gli prescrissero emissione di sangue ; se non che trasferitosi egli tostamente a Faenza alla Commenda di Fra Sabba da Castiglione, colà, essendogli male eseguito il salasso al braccio da un barbiere faentino inesperto, il quale invece d'incidere la vena punse un'arteria, alcun rimedio non trovandosi a guarirlo, con molto spasimo dovette soccombere. Ridotto quasi agli estremi della vita, consegnò esso l'imperiale scrittura a Fra Giovanni Stratiopoli, gentiluomo Rodiano, suo confidentissimo, con raccomandazione che dovess'egli di propria mano consegnarla al Gran-Maestro, e con istruzione speciale di certa intelligenza sopra cose utili ed onorevolissime per la sacra loro milizia.
   Al momento della partenza di Carlo V. giaceva infermo a Bologna, in casa Guicciardini nella strada di san Felice, quel Pepoulier Fiammingo gigantesco che fece bella mostra di sè dietro alle schiere dell' Imperatore nella trionfai cerimonia della cavalcata solenne dopo la coronazione. L' infermità d' acuta febbre ch'allor travagliava così singolare campione in breve lo ridusse a morte ; e fu egli seppellito