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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Sesto
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1841, pagine 667

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a cura di Federico Adamoli

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   BOLOGNESI 421
   generale Capitolo o Consiglio de* radunati Cavalieri, che sarebbe a proposito e di sicurezza loro ridursi all' Isola di Malta, già chiesta da essi in donò al gloriosissimo Carlo V., quando pure viveva Adriano VI. ; poscia ridomandata per le fervide istanze di Clemente VII. a cui era tanto a cuore il ben essere e Io stabile collocamento della mentovata Religione, che servigi di molta importanza aveva resi da tanti secoli all' orbe cristiano cattolico. E così tro-verebbesi buon mezzo di metterla in istato di continuare a farsi forte contra i nemici della Santa Fede. Per conciliar in bene tale negozio ed indurre lo Imperatore a donare ai raminghi cavalieri la detta Isola di Malta, furono inviati sollecitamente a Bologna due di essi dei più rispettabili ed influenti alla causa loro. L' uno fu il nominato cavaliere Bosio e l'altro il cavaliere Luigi Tintavilla. Ambidue pre-sentaronsi alla Santità Sua con lettere credenziali e con ampia facoltà di trattare in nome della militare Religione tutto che fosse utile e decoroso in tanta emergenza. Il perchè i due inviati Cavalieri supplicarono, ih unione ad altri compagni residenti in Bologna e provenienti dalle vicinanze, Sua Santità a voler degnarsi, colla valevole mediazione sua, di passar ufficio favorevole a prò della Religione Rodiana, all' Imperatore Carlo, acciocché soddisfatti fossero i desideri loro ; e nel concedere il possedimento di quell' Isola si piacesse l'Augusto Monarca farne atto di dono in perpetuo e libero, con mero e misto impero senza riservarsi alcuna giurisdizione in quella, come a djre di appellazioni o di altro, inerente al suo ceduto dominio. 11 Pontefice, per soddisfare alle dimando de'Cavalieri Gerosolimitani volentieri s'interpose a favore, ed anzi s'interessò in maniera nel proteggerne la causa e la domanda, che mediante i suoi ministri fece introdurre i due Cavalieri inviati presso la Corte Cesarea all' oggetto di tener insieme congressi e pratiche, specialmente col Cardinale Gatti^ara, perchè si trovasse modo di venire a capo con qualche trattato e cpnchiusione, Annal. Boi T. VI. 55