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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Sesto
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1841, pagine 667

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a cura di Federico Adamoli

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   ANNALI
   composizione certe differenze tra quel Principe suo vassallo ed il Romano Pontefice ( tanto s' aveva il prenominato Duca adoperato ad insinuarsi nella grazia della Maestà Sua) fu d'uopo metter in opera tutto l'ascendente che l'Augusto Carlo teneva sopra Papa Clemente, per ismuoverlo a concedere un salvocondotto , acciocché esso Duca, come dimostrato erasi desideroso anche prima della coronazione , si potesse liberamente trasferire a Bologna, a fine di trattare un qualche accordo circa la contrastata possessione delle città di Modena e di Reggio; per cui i due contendenti stabilirono un compromesso nella persona dell' Imperatore medesimo , eletto giudice inappellabile della causa loro.
   Papa Clemente fra tanto con sua Bolla datata a Bologna (3 Marzo), ordinò la spedizione dell'investitura del Castello di Dozza , già conferita al Cardinale Lorenzo Campeggi, a'suoi figliuoli e discendenti, con mero e misto impero, e con altri distintissimi privilegi, i quali in essa pontificia Bolla sono menzionati.
   Il Cardinale Ippolito Medici, nipote del Pontefice, grande amico e proteggitore de'letterati e degli artisti, al suo giungere in Bologna molti n'avea chiamati intorno a sè, e trattandoli con ogni sorta di distinzioni, secondo il riguardo dovuto alla virtù loro, la corte sua o il seguito di lui poteva veramente dirsi principesco composto di bellissimi ingegni e de' migliori di quell' età. Tra gli eccellenti che da varie parti concorsero quivi per essere spettatori delle inusitate pompe nella coronazione di Carlo V., uno fu l'eccellentissimo pittore Tiziano Vecellio da Cadore, il quale approffittò di così rara occasione per far più universalmente conoscere in che grande valore egli fosse nell' arte sua. Quel famoso Pietro Aretino, che a suo talento usando della lingua e della penna, guadagnar tanto seppe d'onori e di ricchezze ; che tenne corrispondenza d' amicizia e di lettere cogli uomini più celebri coetanei , e con vari Principi d'importanza; e che fu lodatore
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