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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Sesto
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1841, pagine 667

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a cura di Federico Adamoli

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   ANNALI
   com'era punita la strana loro tracotanza e presunzione. Per questa caccia, ohe continuò altre notti, e che fu grande macello, si diminuì il numero degli insolenti spagnuoli, e l'orgoglio loro scomparve , a segno che vedevansi in tale stato di timore ridotti da non aspettare più il crepuscolo vespertino per ridursi agli alloggiamenti loro: perciocché con tal mezzo si fece ad essi troppo pesante e perniciosa 1' aria del nostro clima.
   Don Antonio De Ley va informato della zuffa accaduta coi due Senatori, e della peggio eh' avevano avuto i suoi spagnuoli, ancorché chiamassero a compagni i soldati tedeschi (debole soccorso invero, per e.sser questi nell'ebbrezza del vino quasi sempre av-volti) e conoscendo egli che la strage de*suoi procedeva dalla vendetta de* cittadini, andò sdegnoso ài Pontefice, e feoene querela contra all' ardimento usato dai sudditi della Chiesa verso ai soldati imperiali, pregando Sua Santità, in soddisfazione dei disordini seguiti, che vietasse ai bolognesi di portsr arme, affinchè non seguissero altri siffatti eccessi. Mentre egli si querelava al Pontefioe di tale faccenda, ora presente a caso il Gozzadiiio, che acceso di generoso affetto per la libertà della patria, con assai prontezza parlando, rivolto al Santo Pa-dre ebbe a dire: Con buona grazia di Vostra Beatitudine mi farò lecito di porre in considerasiooe all' illustre Don Antonio De Ley va, ohe i gentil' uomini bolognesi portano le armi per ragione di cs* valleresca nobiltà, per difender la patria e le persone loro, da chi temerariamente oercasse di fare oltraggio ; e così per nostra difesa e per servigio della Santità Vostra le porteremo. — A questi detti il Generale spagnuolo non serbando riguardo o riverenza alla persona del Sovrano Pontefice, con ira prorruppe: Noi abbiamo posto il freno a Milano e forse ancora lo porremo a Bologna.— Ma il Gozza-» dino, udendo parlare di tale arrogante maniera il Pe Lev va contro una città assicurata nella protezione di Santa Chiesa, soggiunse arditamente: A Milano